Primo importante endorsement per l’emendamento che Gianni Dal Moro, parlamentare Pd, ha depositato in Commissione Bilancio della Camera nella discussione per la prossima legge di bilancio: spalmare su cinque anni (qui la nostra intervista) i costi fissi delle imprese per evitare una vera e propria ondata di fallimenti. L’endorsement è quello della Lega, per voce di Paolo Paternoster in occasione della quinta giornata della Settimana veronese della Finanza organizzata da VeronaNetwork: «La proposta è buona, la condividiamo, e speriamo possa passare al vaglio del Parlamento ed essere inserita così in Finanziaria. Se passa sarà un primo passo per cercare di mettere in sicurezza il nostro sistema produttivo – spiega il parlamentare – : guardate che le indagini più recenti ci dicono che 73mila PMI in Italia sono a rischio di chiusura e che di queste già 16mila hanno deciso di non andare oltre il 31 dicembre. Bisogna intervenire sì sul versante dei bilanci (perché ci sarà da scontare il crollo dei fatturati e perché non possiamo pensare di avere migliaia di aziende col bilancio in rosso impossibilitate ad ottenere nuovi finanziamenti in banca), ma bisogna intervenire urgentemente anche sul versante delle garanzie e delle banche».
Come?
«Parto da queste ultime: le banche debbono tornare a fare le banche e smetterla di girare la testa dall’altra parte. Abbiamo chiesto che il Governo agisca anche in Europa per sanare questa situazione. E lo Stato, dopo che ha imposto chiusure e riaperture, deve tornare a muoversi sul fronte delle garanzie così che gli imprenditori possano tornare a avere fiducia, riprendano ad investire e a dar lavoro. Non possiamo pensare ad un’economia nel 2021 basata su pane e reddito di cittadinanza».
L’altro fronte aperto è quello delle partite IVA…
«Sappiamo che i lavoratori autonomi sono stati i più penalizzati dalla pandemia: chiediamo un anno di tregua fiscale e contributiva a fronte di significative perdite di fatturato. Non si può chiedere soldi a chi non sta guadagnando un quattrino. Fortunatamente siamo riusciti a bloccare la Patrimoniale, che Pd e Leu volevano introdurre già il prossimo anno: speriamo sia un segnale di un più approccio più concreto e legato alla crisi attuale».