Due su due per Gianni Dal Moro in Commissione Bilancio della Camera in sede di esame della prossima Legge di Bilancio: passa infatti un importante provvedimento in favore delle imprese approvato dal tutta la Commissione Bilancio proposto dal Pd (Dal Moro) e dalla Lega (Garavaglia): la norma è volta a garantire alle imprese, colpite dagli effetti economici della pandemia da Covid-19, di valorizzare pienamente il proprio patrimonio, estendendo la rivalutazione dei beni di impresa all’avviamento e alle altre attività immateriali risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2019.
A questa si aggiunge l’approvazione della proposta salva-bilancio che ha evitato il rischio di importanti che perdite avrebbe posto gli amministratori di un numero elevatissimo di imprese nell’alternativa – palesemente abnorme – tra l’immediata messa in liquidazione, con perdita della prospettiva di continuità per imprese anche performanti, ed esporsi alla responsabilità per gestione non conservativa ai sensi dell’articolo 2486 del codice civile.
Spiega Dal Moro: «Con il mio emendamento, sostenuto dal Partito Democratico, poi riformulato dal Governo, approvato in Commissione Bilancio alla Camera si congela per 5 anni tali perdite ai fini del calcolo dei minimi patrimoniali di cui agli articoli 2446, 2447, 2482 e 2482 bis. Si è scelto un periodo di 5 anni così da garantire alle imprese un periodo congruo per recuperare le perdite dell’esercizio in corso. Sin dal decreto liquidità avevo segnalato questo tema dell’erosione del capitale sociale e delle perdite del bilancio 2020 con un emendamento presentato che oggi trova una risposta molto positiva da parte del Governo. Abbiamo messo in sicurezza un grande numero di imprese italiane, PMI in particolare, che potranno nella post pandemia pianificare la ripresa con maggiore tranquillità e fiducia».
Dalla Lega la proposta – approvata da tutta la Commissione – di “anno bianco” per le partite IVA. Spiega Lorenzo Fontana, deputato veronese: «L’ok unanime alla proposta della Lega in Commissione Bilancio alla Camera consentirà di stanziare un miliardo per gli autonomi e segna un passaggio fondamentale nel sostegno a categorie fino ad oggi quasi dimenticate dal governo, parliamo anche di migliaia di lavoratori veneti che hanno subito pesantemente l’impatto di blocchi, chiusure, restrizioni. . Quello che si è compiuto alla Camera è un primo passo importante che speriamo possa aprire il fronte a una maggiore attenzione e sensibilità, che chiediamo a governo e maggioranza, verso lavoratori come artigiani, commercianti e professionisti. Di fronte alla crisi in atto o si investe sul lavoro o l’emergenza sanitaria lascerà sempre più il campo all’emergenza economica. E investire sul lavoro vuol dire anche sgravare imprese e lavoratori da un’imposizione fiscale ancor più insostenibile, e assurda (viste le perdite economiche registrate), in un periodo di crisi come quello attuale».”.