Cresce l’indice di positività nel Veneto che sulla base dei tamponi effettuati è arrivato all’11,32%. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 22.806 di cui 10.345 molecolari e 12.461 di rapidi: i positivi sono stati 2.583. Complessivamente i tamponi in Veneto dall’inizio della pandemia hanno superato i 4,7 milioni. Lo stock dei contagiati è salito a 219.506 persone, attualmente i veneti infettati sono saliti a 101.474 (il 2% della popolazione veneta).

I deceduti sono saliti a 5.481 unità, più 47 nelle ultime 24 ore. I pazienti ricoverati – l’età media degli ammalati è scesa a 41 anni in virtù anche della nuova variante del virus – sono saliti 3.276 persone: 2.901 in area non critica e 375 in terapia intensiva, rispettivamente più 21 e più 5 unità nella giornata. I pazienti dimessi sono saliti a 9.522. Il bollettino del lunedì – sottolinea Luca Zaia – va preso con le molle perchè riporta anche i dati del weekend che vanno validati, come trend, nel corso delle giornate successive.

Provvedimenti della Regione – firmati questa mattina – in merito alla variazione dei virus registrata nel Regno Unito: obbligo di tampone per i passeggeri in arrivo da UK ed Irlanda, direttamente o indirettamente tramite scali intermedi. Ieri un volo dal Regno Unito su Venezia è stato “tamponato” appena atterrato, mentre i passeggeri di un volo atterrato a Verona prima del blocco dei voli ordinato dal Governo vengono rintracciati già i nella serata di ieri e assoggettati al test. Chi non è stato ancora contattato ed era su quel volo è pregato di contattare immediatamente le proprie autorità sanitarie. Chi è rientrato già un mese fa da quelle zone ed è risultato positivo deve informare comunque le autorità sanitarie che nel frattempo stanno ricontrollando tutti i tamponi positivi fatti per trovare tracce della mutazione che, pare, sia stata registrata già tre mesi fa in Spagna. Ad oggi, comunque conferma Zaia, i test attuali sono in grado di evidenziare anche la nuova evoluzione del virus.