Il 2020 si conclude quindi con l’immancabile appuntamento del 31 dicembre: l’Orchestra e il Coro preparato da Vito Lombardi, diretti da Steven Mercurio, daranno vita ad un festoso e felice programma sulle più celebri arie d’operetta con protagonisti il soprano Enkeleda Kamani, il tenore Enea Scala e i due baritoni Luca Salsi e Simone Piazzola.
Il concerto di Capodanno, tradizionale appuntamento quanto mai sentito e fortemente atteso dal pubblico, sarà trasmesso il 31 dicembre alle 21.15 su TeleArena, sulla webTV e sul canale YouTube di Fondazione Arena, mentre il 1° gennaio alle 10.00 verrà replicato su TeleArena e sarà disponibile anche su Facebook.
Un pensiero e un augurio giunge dal Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia: «Anche quest’anno, un anno che è stato, è e sarà fondamentale per il nostro futuro come esseri umani e artisti, siamo con voi per vivere insieme la tradizione di questo Concerto così amato che vuole essere un grande momento di inizio. Vogliamo rivolgere a voi tutti i nostri più affettuosi auguri di ogni bene. La musica ci unisce nell’attesa di poterci nuovamente ritrovare a Teatro. Grazie caro pubblico, grande e vero coprotagonista di ogni spettacolo!».
Il concerto propone brani universalmente noti, pagine apprezzate e tradizionali del repertorio natalizio, con alcune perle di più rara esecuzione. Dopo un’unica presenza al Filarmonico nel 2001 e un gala areniano nel 2005, fa il suo ritorno a Verona il Maestro americano Steven Mercurio, che aveva guidato l’orchestra areniana in trasferta a Monaco nel maggio 2019 nel prestigioso concerto “Amore & Amicizia”. Tornano ad esibirsi al Filarmonico i baritoni Luca Salsi e Simone Piazzola, veri beniamini areniani, a fianco del soprano Enkeleda Kamani e del tenore Enea Scala, protagonisti al Filarmonico per il titolo inaugurale della Stagione Lirica 2020.
La serata si apre con l’aria Nemico della patria dall’Andrea Chénier di Umberto Giordano, cavallo di battaglia di Luca Salsi, cui segue l’intenso Intermezzo della Manon Lescaut pucciniana. Simone Piazzola darà quindi voce a Renato ne Eri tu che macchiavi quell’anima da Un Ballo in maschera di Verdi. Segue Die Fledermaus (Il pipistrello), operetta diJohann Strauss figlio, eseguita per la prima volta a Vienna il 5 aprile 1874, del quale verranno proposte l’ouverture, ricca di verve ritmica – un gioco caleidoscopico condotto attraverso le invenzioni melodice tipiche dell’operetta – insieme all’aria Marchese mio, eseguita da Enkeleda Kamani. Sempre diJohann Strauss è proposto il Valzer dell’Imperatore (Kaiser-Walzer), espressione della maturità artistica del compositore, una sorta di poema sinfonico dedicato all’imperatore Francesco Giuseppe.
Dein ist mein ganzes Herz (conosciuta in italiano con il titolo Tu che m’hai preso il cuor) è una romanza tratta dall’operetta Das Land des Lächelns (Il paese del sorriso) musicata dal compositore austriaco di origine ungherese Franz Lehár su libretto di Ludwig Herzer e Fritz Löhner-Beda, ed eseguita per la prima volta al Metropol-Theater di Berlino il 10 ottobre 1929, qui interpretata dal tenore Enea Scala.Lehár è famoso proprio per la ricca produzione di operette; la più nota, senz’altro, è Die lustige Witwe (La vedova allegra), rappresentata l’ultima volta al Filarmonico tre anni fa proprio in occasione delle festività natalizie. L’operetta, tra sfarzi, can-can, gag divertenti e intrighi amorosi nell’ambientazione scintillante della Belle époque parigina, è certamente un invito alla leggerezza e alla spensieratezza. Il primo brano proposto è l’Aria di Vilja del secondo atto, con la giovane Enkeleda Kamani che darà voce ad Hanna Glawari, impegnata poi insieme al Coro nel Can-can delle grisettes, per concludere con l’appassionato duetto d’amore Tace il labbro tra Hanna (Enkeleda Kamani) e Danilo (Enea Scala).
Del compositore toscano Giuseppe Pietri è proposta la celebre aria Io conosco un giardino, tratta della sua più nota operetta Maristella (1934); Enea Scala darà voce a Giovanni, innamorato di Maristella, che verrà salvato proprio grazie al sacrificio della giovane che per risparmiargli la vita prenderà i voti. Dopo Unter Donner und Blitz, sempre di Johann Strauss figlio, verrà proposta la famosissima romanza di Leandro No puede ser da La tabernera del puerto dello spagnolo Pablo Sorozábal, uno dei più celebri compositori di zarzuela, qui interpretata dal tenore Enea Scala.
In chiusura risuoneranno le note del valzer Sul bel Danubio blu (An der schönen Blauen Donau), forse il più celebre dei valzer di Strauss e uno dei più conosciuti di sempre. Composto per i festeggiamenti del Carnevale del 1867, è un augurio ad accogliere il nuovo anno con gioia anche di fronte alle avversità, messaggio quanto mai attuale in questo delicato momento storico.