Banco BPM si alleggerisce in vista del prossimo risiko bancario e del matrimonio con BPER. Oggi è stato raggiunto coi sindacati dei bancari un accordo sulle uscite volontarie 2021-2022 che è destinato a tutti i lavoratori del Gruppo (compresi quelli ceduti nell’ambito dell’operazione NPL dello scorso anno) che maturano i diritti pensionistici entro il 31 dicembre 2026. Si è concordato un massimo di 300 posti per i dipendenti che nel corso del 2021 potranno utilizzare quota 100 risolvendo – volontariamente – il loro rapporto di lavoro entro l’anno con una incentivazione calcolata sulla base del numero dei mesi intercorrenti fra il mese di cessazione (non conteggiato) e il mese di maturazione del primo requisito pensionistico (pensione anticipata o di vecchiaia), nelle seguenti misure:
– 2 mensilità periodo tra 7 e 12 mesi
– 4 mensilità periodo tra 13 e 18 mesi
– 6 mensilità periodo oltre i 18 mesi.
I dipendenti quota 100 che non volessero aderire alla proposta incentivata di uscita entro l’anno potranno aderire al Fondo – alle medesime condizioni degli altri bancari – solo a partire dal 2022. Sono inoltre previsti 1200 posti per i dipendenti con i requisiti pensionistici entro la data del 31 dicembre 2026 che riceveranno, a titolo di incentivazione un assegno mensile della misura in grado di garantire un trattamento netto economico pari all’85% della retribuzione netta dell’ultimo mese di servizio ragguagliata ad anno.
È stato concordato un incontro nel mese di aprile 2021 per verificare le domande pervenute e valutare eventuali ampliamenti dei numeri. Il piano di uscite prevede, ai fini del ricambio generazionale, un’assunzione ogni due uscite, che avverranno “con particolare attenzione” alla Rete. Sia le domande di uscita incentivata quota 100, si quelle di accesso al Fondo, dovranno pervenire all’Azienda entro il 31 marzo 2021 insieme all’Ecocert, per il quale la scadenza di invio è il 15 aprile.
Il verbale di riunione sulla Razionalizzazione rete commerciale che prevede, a fronte della chiusura delle agenzie annunciata, momenti di confronto a partire dal mese di marzo per verificare ricadute in termini di mobilità professionale e territoriale. Banco BPM e sindacati hanno deciso di prorogare per tutto il 2021 l’accordo sulle giornate di sospensione volontaria dell’attività lavorativa: complessivamente saranno 60.000 giornate, con previsione aggiuntiva di utilizzo in epoca di pandemia a favore dei genitori per la cura della prole. Queste giornate prevedono una retribuzione ridotta al 40%.