(di Marco Danieli) Visti i dati della pandemia, visti i numeri dei contagi, il Sindaco ha annunciato che non ha intenzione di riaprire il prossimo 7 gennaio le scuole superiori della città: «E’ troppo pericoloso. Mi sono confrontato col Prefetto e col direttore dell’Ulss 9, vedremo le scelte del Governo, se Roma insisterà nella riapertura non sono d’accordo e prenderò una decisione in autonomia, almeno per l’arco di questa settimana». Inviariati invece gli orari per nidi, materne e primarie.

Dopo qualche giorno di pausa oggi Zaia ha fatto il punto sul Covid. “In Veneto c’è una situazione atipica nonostante le restrizioni” ha affermato. “Le curve non crescono e non calano – ha spiegato con una certa preoccupazione- nonostante siano ormai quasi venti giorni che siamo in zona rossa e arancione.” Sarà per la mutazione inglese del virus che lo rende più contagioso anche se non più pericoloso, sarà perché ci sono dei comportamenti non corretti, il fatto è che la situazione non migliora. Gravissima la notizia data dal governatore: “ci sono dei positivi alla macchia!” Gente che nonostante sia contagiosa non è reperibile presso il domicilio o che ha dato il numero di telefono sbagliato per non essere controllata. La percentuale sui 1682 tamponi fatti ieri è del 12,7% di positivi. “Quella italiana – ha precisato Zaia- è del 17%.”

Questo l’aggiornamento in Veneto della pandemia: rallenta nelle ultime 24 ore la crescita dei positivi al Covid fermandosi a 1.686 unità. Cresce anche il numero di morti con 50 decessi. In Veneto da inizio pandemia i positivi totali sono 266.946, mentre i morti 6.813. Il totale dei ricoverati è di 2.706 persone (+18) mentre nelle terapie intensive sono in cura 368 persone (+3). Zaia ha annunciato che non riaprirà le scuole superiori: «Ho firmato ordinanza per la chiusura delle scuole superiori (117mila studenti e 18mila professori ed ausiliari in Veneto). Procrastino quindi la didattica a distanza fino a fine gennaio. Tifiamo per la scuola in presenza, ma non pare prudente riaprire le scuole in questo momento. Ci rendiamo conto che è un sacrificio ma va fatto per il bene di tutti»