Per scongiurare la crisi i veronesi si lanciano in nuove attività imprenditoriali. Questo quanto emerge dall’indagine condotta dal gruppo Seat Pagine Gialle sul sistema-impresa della provincia di Verona. Nel 2005 infatti, le nuove imprese veronesi sono state 4.130, pari a circa il 7% del totale e i settori più dinamici sono quello dei trasporti, con una crescita pari al 19,3%, delle apparecchiature con +13,3% e delle utilities +11,7%. [//]
Per quanto riguarda i settori d’impresa più numerosi nella provincia di Verona, guidano la classifica i servizi con una quota pari al 13,2%, l’industria (12,4%) e il commercio al dettaglio (12%). A livello di esportazioni, il settore trainante è quello collegato alla lavorazione e al commercio del marmo, seguito da quello della produzione di mobili. Un altro confermato dall’’indagine è la ricchezza di aziende che si concentrano attorno a due importanti distretti: quello del marmo (tra Valpolicella e Valpantena) e quello dei mobili d’arte.
«L’indagine 2005 sul tessuto economico imprenditoriale della provincia di Verona, – dichiara l’amministratore delegato di Seat Pagine Gialle, Luca Majocchi – si fonda su un’analisi delle imprese, dei professionisti e degli esercizi commerciali attivi sul territorio. Seat si pone l’obiettivo di aiutare le imprese del territorio a svilupparsi agevolandone la relazione con i propri clienti, per questo abbiamo deciso di realizzare questa indagine annuale per condividere con i media, gli operatori economici e i cittadini l’enorme patrimonio di informazioni di cui disponiamo, auspicando che possano agevolare la comprensione delle dinamiche evolutive che caratterizzano i principali settori merceologici».
Calcolando la dinamicità del tessuto commerciale e imprenditoriale della provincia di Verona, sulla base dell’attivazione di nuove utenze telefoniche nell’arco dell’anno, Pagine Gialle registra 4.130 nuove imprese e i settori maggiormente dinamici, in termini di nascita di nuove realtà economiche, sono quello dei trasporti, delle apparecchiature e delle utilities, mentre il settore meno dinamico è quello della sanità.
Al primo posto nella classifica dei settori più numerosi della provincia di Verona si colloca il settore dei servizi, pari a circa il 13,2% dell’intero tessuto economico, con oltre 7.810 imprese. La categoria dei servizi più numerosa è quella che ruota attorno al mondo dell’estetica e della bellezza, costituita da oltre 1.930 unità, al secondo posto i servizi legati all’edilizia con 1.650 unità e al terzo posto i servizi che orbitano nel segmento leisure e dei viaggi, con oltre 1.390 imprese.
Tornando ai settori, il secondo posto in classifica è occupato dall’industria, che registra oltre 7.340 unità pari al 12,4% del totale. In questo segmento, al primo posto tra le categorie troviamo l’industria collegata alla produzione di materiali e componenti per l’edilizia, con oltre 1.120 unità, alla produzione di articoli di arredamento, oltre 880 unità, e all’industria metallurgica e siderurgica con oltre 760 unità.
Al terzo posto dei macro-settori più numerosi troviamo il commercio al dettaglio che, nell’analisi 2005 ha raggiunto, tra Verona e provincia, oltre 7.100 unità, che rappresentano il 12% del totale. In questo settore le categorie più nomerose sono quelle dei negozi di commercio al dettaglio di alimentari e bevande (1.905 unità), di prodotti tessili, abbigliamento e articoli in pelle (1.640), e di articoli di arredamento (890).
Osservando i risultati dell’indagine emerge che il settore che maggiormente esporta è quello che si occupa della lavorazione e del commercio del marmo (237 operatori), seguito da quello della produzione di mobili (125 operatori). Al terzo posto troviamo il settore della produzione e vendita all’ingrosso di calzature (72 operatori), al quarto posto la produzione di abbigliamento (55 operatori) e a seguire la produzione di vini e spumanti (53 operatori). Queste prime cinque categorie per la provincia di Verona risultano tra le principali del settore manifatturiero anche a livello nazionale. «Oltre ai principali settori economici, – spiega Majocchi – l’indagine Seat 2005 ha preso in analisi, attraverso un esame delle categorie del database riconducibili al business delle imprese che vi operano, il mondo dei distretti della lavorazione del marmo (Valpolicella) e quello della fabbricazione di mobili d’arte.
L’arte del marmo a Verona è una realtà storica di antica data, poiché già in epoca romana si hanno testimonianze sull’uso di marmi preziosi e materiali lapidei nella zona, impiegati anche in importanti costruzioni come l’Arena di Verona». Nel distretto troviamo 408 operatori industriali che fanno capo alla sottocategoria dell’industria estrattiva, della lavorazione dei materiali e dell’industria meccanica e elettromeccanica, e 24 operatori legati al commercio all’ingrosso e al dettaglio e alla vendita di questi prodotti.
Il distretto del “Mobile d’arte” coinvolge le province di Verona e Padova. Per la nostra provincia, il distretto conta 171 operatori industriali che producono mobili artistici in stile e 288 operatori commerciali, tra soggetti dediti al commercio al dettaglio e all’ingrosso di questi beni sempre più richiesti.

L’Adige, 4 Marzo 2006, pagg. 1 e 5