«Non c’è dubbio, Trenitalia ha commesso degli errori. Al punto che qualcuno ha pagato per questi errori. E adesso stiamo intervenendo per rimettere le cose a posto». Stefano Zaninelli, veronese nel cda di Trenitalia, ammette le colpe dell’azienda ferroviaria. Ma promette soluzioni, anche drastiche, a breve termine. Quanto basta, in altre parole, per onorare il contratto siglato lo scorso mese di dicembre con la Regione Veneto. [//]
«Sicuramente comunque non si tratta di un problema che riguarda solo il Veneto, ma tutte le regioni. Potremmo dire che la maggior parte dei disservizi sono cominciati quando siamo stati costretti a ritirare 580 carrozze, dopo i noti problemi legati alla pulizia. Da allora sono cominciati tutta una serie di disagi, ed effettivamente Trenitalia non sempre è riuscita a garantire quanto previsto dal contratto stipulato con la Regione Veneto. Ripeto, è comunque una situazione della quale siamo perfettamente consapevoli, che ha dei colpevoli e delle soluzioni a portata di mano».
Prima fra tutte, assicura lo stesso Zaninelli, il ritorno al “trasporto regionale”, ovvero alla gestione separata delle tratte locali rispetto a quelle di lunga percorrenza destinate al trasporto passeggeri. Il che dovrebbe portare, secondo i vertici di Trenitalia, ad una maggiore attenzione nei confronti delle specifiche esigenze territoriali.
«Fino a due anni fa esisteva una netta separazione fra lunghe tratte e trasporto regionale. Poi questa separazione era stata eliminata, sbagliando. Tanto è vero che ora pensiamo di fare marcia indietro, e di ripristinarla. Un altro settore nel quale sicuramente abbiamo in programma di intervenire è quello degli orari. Anche in questo caso, inutile nasconderlo, sono stati evidentemente commessi degli errori. E in questo caso una delle regioni più penalizzate è stata proprio il Veneto, dove molti disagi e disservizi sono stati causati anche da orari non tarati come avrebbero dovuto essere. Naturalmente, come detto, tra i provvedimenti che Trenitalia ha intenzione di prendere nelle prossime settimane c’è anche una revisione e una ripianificazione degli orari».
Insomma, niente scuse. Nemmeno i tagli governativi, che pure ci sono stati, eccome, possono essere tirati in ballo come “giustificazione”, assicura lo stesso Zaninelli: «Non c’entrano nulla, quando è stato siglato il contratto erano già ampiamente previsti. Stiamo semplicemente pagando errori del passato, errori ai quali dobbiamo porre rimedio. Ed è esattamente quello che stiamo facendo».
L’Adige, 14 Gennaio 2006, pag. 6