Veneto Innovazione: nominato il nuovo CdA e approvato l’esercizio 2005
Un bilancio con oltre 24 mila euro di utile netto (36.280 prima delle imposte, su un valore della produzione di circa un milione 850 mila euro) e la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione. [//]Questi gli elementi dell’assemblea degli azionisti di Veneto Innovazione, svoltasi a Palazzo Balbi. L’Assemblea dei soci (Confindustria Veneto, Federveneto Api, Confartigianato del Veneto, Cna Veneto, Unioncamere del Veneto, oltre alla Regione Veneto) ha provveduto a rinnovare i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale per il prossimo triennio. Questo il nuovo CdA. Aldo Baruffi, Giancarlo Bersan, Pierpaolo De Paris, Roberto Dolcetto, Paolo Fontana, Paola Malasoma, Giorgio Simonetto, Cristiano Smerghetto e Massimo Venturato (tutti indicati dalla Regione). A questi si aggiungono Luigi Angelino e Gianpietro Marchiori (Confindustria), Dino Menarin e Fabio Bortolazzi (Unioncamere), Renato Mason ed Enrico Cancino (Confartigianato), Renato Moro (Cna), Bruno Ferrarese (Api), oltre ai rappresentanti delle università venete: Giuseppe Tondello (Padova), Vittorio Murino (Verona), Pierfrancesco Ghetti (Ca’ Foscari Venezia) e Medardo Chiapponi (Iuav Venezia). Per il Collegio sindacale sono stati invece nominati Martino Dall’Oca (presidente), Maurizio Pontarolo e Pierluigi Dalla Zorza. Il nuovo Cda si riunirà a breve per la nomina delle cariche. Nel corso dell’Assemblea è stato anche approvato il bilancio 2005. L’utile di oltre 24 mila euro è stato destinato al rafforzamento della base patrimoniale. Il 2005 ha rappresentato un anno di ulteriore consolidamento per la Spa pubblico-privata di emanazione regionale guidata da Giorgio Minighin. Costi e ricavi hanno presentato una leggera flessione rispetto all’anno precedente, ma questo non sottintende una diminuzione dell’attività da parte dell’Agenzia regionale per lo sviluppo del sistema economico veneto. Al contrario, si è registrato un sensibile incremento dei costi relativi ai servizi, legati a una più intensa attività verso l’esterno, in relazione anche alla crescita del fatturato (430 mila euro). Fra i principali avvenimenti del 2005, sono infatti da ricordare l’assegnazione della 5. edizione del Premio regionale per l’innovazione, l’avvio delle pubblicazioni del magazine “Innovazione Veneto”, la partenza del progetto E-cluster, la redazione del progetto di fattibilità per la realizzazione del “Centro Idrogeno” a seguito dell’accordo di programma Ministero dell’Ambiente – Regione Veneto. “La Società – ha sottolineato il presidente uscente, Giorgio Minighin – ha profuso il massimo impegno perché gli impegnativi compiti affidati fossero rispettati in una situazione di sostenibilità economica, compito comunque non facile e che richiederà anche per il futuro l’apporto di risorse pubbliche, in considerazione della natura istituzionale e non commerciale di molte delle attività svolte. Nello stesso tempo, sono convinto che un nuovo strumento legislativo ragionale per incentivare la ricerca e l’innovazione costituisca uno strumento necessario non solo per inquadrare programmaticamente i nuovi compiti della Società, ma soprattutto per sostenere la nuova competitività del sistema economico veneto”.