Veneto Innovazione: il nuovo presidente è Giorgio Simonetto
Giorgio Simonetto è il nuovo presidente di Veneto Innovazione, l’Agenzia regionale per la promozione della ricerca e dell’innovazione.[//] Simonetto, 47 anni, di Padova, è un economista istituzionalista e nel corso della sua attività professionale ha insegnato a vario titolo nelle università di Padova, di Genova e di Andalusia (in Spagna). Ha anche tenuto corsi e lezioni in vari atenei statunitensi, oltre ad aver svolto attività di consulente in numerosi enti pubblici, associazioni di categoria e aziende private. E’ consigliere di amministrazione del Consorzio Zip di Padova. Il neo presidente, che assume anche la carica di Amministratore delegato della Società, è stato nominato nel corso della prima seduta del Consiglio di amministrazione di Veneto Innovazione e va a prendere il posto di Giorgio Minighin. Il Cda ha provveduto anche a nominare il vice presidente nella persona di Renato Moro (segretario regionale della Cna del Veneto) e il Comitato Esecutivo, di cui entrano a far parte, oltre a Simonetto e Moro, anche Aldo Baruffi e Paola Malasoma (in rappresentanza della Regione), Dino Menarin (presidente della Camera di Commercio di Vicenza), Giampietro Marchiori (Confindustria del Veneto) e Giuseppe Tondello (Università di Padova). Inoltre è stata affidata a Enrico Cancino (Confartigianato Veneto) una delega speciale per i rapporti con le piccole imprese. “Sono lieto e grato dell’unanimità e del consenso che ho trovato attorno alla mia candidatura – afferma il neo presidente dell’Agenzia regionale -. Intendo pormi come catalizzatore trainante non solo degli interessi rappresentati dalla Regione, ma dell’intero patrimonio di ricchezze umane e del sapere che sono presenti all’interno del Cda di Veneto Innovazione, e che raffigurano appieno e nel migliore dei modi un intero territorio e la sua cultura”. A conferma dell’estrema sintonia e dell’atteggiamento propositivo di tutti i componenti del nuovo Cda, è da segnalare che in questo suo insediamento tutte le delibere sono state assunte all’unanimità. E’ emersa anche la necessità di dare un nuovo e vigoroso impulso alle attività future di Veneto Innovazione. Sotto questo profilo, è stata evidenziata l’esigenza di dotare la Società di un piano strategico che vada al di là del triennio di vigenza del Cda e che abbia il respiro necessario a far sì che il Veneto sappia proiettarsi sullo scenario internazionale con un ruolo di attore protagonista. E’ emersa infine l’esigenza di ottenere un’uniformità anche territoriale per quanto riguarda i temi della ricerca e dell’innovazione, in modo che in questa tensione verso obiettivi ambiziosi ma raggiungibili sia coinvolta la regione nel suo insieme.