Bersani liberalizza quanto nemmeno l’Urss si sognava di imporre
Caro Direttore, la manovra Bersani – Visco ha individuato i nemici del Governo: in primis i liberi professionisti ed alcuni ceti sociali…:[//] una vera e propria manovrina ideologica che mette in primo piano il vero e proprio odio di Visco nei confronti di quei soggetti! Perla tra le perle, poi, è rappresentata dalla abolizione del c.d. divieto del patto di quota/lite tra avvocato e cliente che tutto rappresenta tranne una forma di liberalizzazione. In sostanza viene adesso consentito di pattuire tra cliente e professionista il compenso parametrato all’esito del giudizio: ad esempio, se in questa causa ti faccio ottenere 100, tu me ne dai 50 (o 60, 40, etc.)…. Qualcuno deve spiegare cosa si liberalizza con questo sistema, se non la furbizia di certuni a scapito della dabbenaggine di altri. La possibilità, poi, di farsi pubblicità esponendo i prezzi delle prestazioni rese, è quanto di più pericoloso per la professione si possa immaginare: i liberi professionsiti non sono angurie da supermercato ed, inoltre, questa situazione tutto provocherà tranne un migliore accesso alla professione da parte dei giovani. Siamo messi proprio male, perchè chiunque abbia un minimo di esperienza ordinistica sa perfettamente che il rapporto tra cliente e professionista deve essere regolato da un sistema tariffario che funge da calmiere ma anche da garanzia della qualità della prestazione. La lotta all’elusione fiscale, poi, da meritoria che potrebbe essere, è stata trasformata in una sorta di Grande Fratello, in base al quale – solo per fare un esempio – l’Agenzia Entrate deve essere messa a conoscenza persino del risarcimento che un cittadino (poniamo: un ferito da sinistro stradale che ha perso un gamba) ha ottenuto dalla compagnia di assicurazione avversaria… Nemmeno nella vecchia Unione Sovietica… Sinistri saluti. Massimo C. Denominatore