Non si arresta la corsa per le richieste di finanziamento agli istituti di credito. Secondo l’ossrevatorio di Mutui-on-line nel giro di cinque anni il valore dell’erogato per prestito medio è passato da 80mila 406 euro a quasi 124mila, il 55% in più[//]. Un po’ a gonfiare i valori sono i prezzi ancora in ascesa in molte realtà di mercato, ma anche la minore liquidità a disposizione delle famiglie. E sono sempre più i lavoratori dipendenti a venir beneficiati dalla concessione dei prestiti: la loro percentuale, sul totale dei mutui erogati, è passata negli ultimi cinque anni dal 72,4 all’81% , con una contrazione invece per tutte le altre categorie professionali: imprenditori e autonomi (dal 13,7 al 9%); liberi professionisti (dall’8,6 al 6,5%); atipici (più che dimezzati, dal 3% a poco più dell’1) mentre stabili restano soltanto i mutui concessi a pensionati, la cui quota di mercato è stabile attorno al 2,3%. Il taglio dei mutui concessi rispecchia la composizione di cui sopra: quasi il 37% dei mutui erogati sta nella fascia 50-100mila euro. Cinque anni fa questa era la fascia predominante, oltre il 50%, e questo conferma lo strappo nei valori immobiliari di questi ultimi anni. Ma è sul versante prestiti che si registrano alcune conferme sulla carenza di liquidità delle famiglie italiane. Anche in questo caso, l’analisi congiunturale di Mutui-on-line vede un valore medio erogato passato ai 7mila500 euro del 2004 ai 12mila del 2006, quasi il 60% in più in soli tre anni. A chiedere aiuto sono sempre di più i lavoratori dipendenti la cui percentuale sugli erogati passa dal 70,9 al 73,8% mentre le altre categorie professionali (manca purtroppo il dato sugli atipici) tendono a ridurre il loro ricorso all’extra-indebitamento. Ma per cosa si indebitano gli Italiani? Il consolidamento dei debiti pregressi rappresenta oramai un ottavo delle richieste complessive. Assente nel 2004 questa voce è emersa prepotente nel 2005 (attestandosi al 16,7%). Se a questa voce si aggiungono le richieste di liquidità, la percentuale di quelli che si trovano in immediate difficoltà sale dal 14,4 al 34,4 % nell’arco dei tre anni presi in esame. La ristrutturazione della casa di proprietà – complici le agevolazioni fiscali – rappresentano quasi un quinto delle richieste di fabbisogno delle famiglie italiane. Se si aggiungono i mutui per l’acquisto dei mobili, la casa si conferma l’amore – obbligato – delle famiglie.