Tar killer per Zanotto. Ora è pieno disastro!
Poveri noi! Sono stato facile profeta, purtroppo, nel dire che sarebbero arrivate le sentenze del Tribunale Amministrativo a scompaginare l’ultimo periodo dell’amministrazione Zanotto; così è stato ed ora bisogna che il primo Consigliere (Zanotto) non ascolti più i cattivi suggeritori, ma [//]scenda nell’emiciclo e tratti con la minoranza per salvare il salvabile. La sentenza del TAR Veneto, che affossa piazza Erbe, dice chiaramente di riesaminare, partendo dall’inizio, quella delibera; ma il principio vale per tutte le altre delibere approvate col “combinato disposto” e sono quasi tutte quelle dell’ultimo triennio. Ora Zanotto, che si è sempre rifiutato di fare politica, dovrà farla, se ne è capace, altrimenti si lascerà alle spalle un disastro politico, ma anche un danno economico, il cui risarcimento sarà da lui pagato con la sua Giunta ed i suoi Consiglieri di maggioranza. Significativa è sul punto la recentissima decisione della Corte dei Conti del Lazio, del 3 gennaio 2007 n. 1, sulle responsabilità dei membri degli organi collegiali, che è collettiva; quindi era obbligo anche dei consiglieri informarsi su quello che andavano a deliberare e le modalità di conduzione dell’assemblea. Sappiamo però che i consiglieri studiano poco, o nulla, le delibere: votano solo a favore! Non dico alcunché dei dirigenti amministrativi, che ora si troveranno in una condizione di incertezza assoluta e sanno benissimo che esiste anche la loro responsabilità nell’aver attuato delibere poi divenute illegittime, senza verbalizzare il rifiuto all’adempimento, se lo hanno esercitato. Spiace che un quinquennio, che doveva essere di rinnovamento e rilancio per la città, si stia trasformando in una sconfitta, per vero più volte preannunciata da chi scrive, e ciò solo perché il Sindaco si è contornato di persone che non sanno che cosa sia la politica ed il buon amministrare.