«I combustibili tradizionali ai consumi attuali dureranno poco: 50 anni il petrolio, 70-80 anni il gas. Inoltre non possiamo ferire l’atmosfera e far crescere la temperatura rilasciando altri gas serra: un compito arduo, che vede le aziende in prima fila per creare prodotti a elevato rendimento, che brucino meno combustibile, che non inquinino[//]. Una quadratura del cerchio (risparmiare risorse, denaro e ambiente) che sembra oggi a portata di mano nel settore del riscaldamento, insieme a nuovi business». Questi gli orientamenti di Ettore Riello, messi in luce anche da Giuliano Conticini e da Giannello Lupidi, due tra i manager del gruppo impegnati nel consolidare la leadership mondiale e nel porre a frutto i risultati della ricerca applicata, grazie a un’adeguata strategia di prodotto e di mercato e a una comunicazione precisa e accattivante. I tre manager hanno incontrato i colleghi imprenditori, lunedì, in un faccia-a-faccia organizzato da Confindustria Verona che sta tracciando un quadro delle realtà più innovative scaligere. In futuro sia la produzione che i consumi saranno incentrati su tecnologie energetiche innovative e fonti rinnovabili, dalle celle solari al fotovoltaico, dalle pompe di calore alle fuel cell, fino all’idrogeno e alla cogenerazione che sfrutta il riutilizzo di energia, ai carburanti verdi derivati da soia, mais, colza o dai reflui dei depuratori. «È una tendenza consolidata – ha concluso Riello (nella foto col presidente di Confindustria Verona, Gianluca Rana, e un addetto alle linee di produzione) -: le vecchie caldaie spariranno e saranno sostituite da nuove macchine più funzionali, da pannelli solari che si affiancheranno alle caldaie e da altre innovazioni. Il nostro impegno richiede quindi una produzione rinnovata di continuo, investimenti per aumentarne l’efficienza e inquinare meno, prodotti adattabili a tutti i mercati. In alcuni Paesi la priorità è il prezzo, in altri l’ambiente, o le norme, le abitudini, fino a creare macchine su misura e a garantire un’assistenza a prova di errore, uno dei nostri punti di forza».