Inaugurata la 41^ edizione del Salone Internazionale del Vino e dei Distillati, che già dal primo giorno conferma di essere momento di incontro fondamentale per produttori e operatori di tutto il mondo. Per mantenere la leadership tra le fiere a livello mondiale già pronte [//]nuove strutture e nuove iniziative indirizzate al business. Il ministro Paolo De Castro annuncia la firma del decreto sui controlli del vino. Verona, 29 marzo 2007 – Vinitaly capitale dell’enologia mondiale, ma anche piattaforma di lancio delle più importanti iniziative legislative del Governo italiano per il settore vitivinicolo. Così all’inaugurazione ufficiale del Salone Internazionale del Vino e dei Distillati in corso a Verona fino al 1° aprile, il ministro delle politiche agricole Paolo De Castro ha annunciato “la firma ieri pomeriggio del decreto sui controlli del vino”. Ora però – ha proseguito il ministro – “bisogna andare velocemente alla riforma della legge 164 per far entrare il concetto della terzietà dei controlli, perché è solo attraverso controlli severi e fatti da terzi che si dà valore alla qualità dei nostri vini”. Ma con il suo intervento a Vintaly il ministro ha voluto soprattutto esaltare i risultati del sistema enologico nazionale, primo per export nel mondo con un risultato da record nel 2006 di quasi 3,2 miliardi. “Merito delle migliaia di piccole e medie imprese – ha detto il ministro – che dimostrano una capacità commerciale straordinaria” nonostante molte di loro abbiano piccoli fatturati. Un simile primato, secondo il ministro, va accompagnato e sostenuto “lavorando tutti insieme, produttori e istituzioni, per far crescere le imprese e farle diventare più forti”. Anche per questo bisogna far diventare la nuova Organizzazione di mercato (Ocm) in discussione a Bruxelles un’opportunità. Anche Vinitaly fa la sua parte nel sostenere il Rinascimento del nostro vino, ha evidenziato il ministro, perché diventando sempre più grande e internazionale e ospitando operatori da oltre 100 Paesi favorisce la diffusione del vino italiano nel mondo. E le prospettive sono che Vinitaly diventi ancora più grande ed efficiente, grazie all’impegno delle istituzioni locali e nazionali che stanno mettendo Veronafiere nelle condizioni di operare pensando in grande. Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere, ha delineato il futuro di Vinitaly. “La maturità e l’esperienza raggiunte dalla manifestazione – ha detto – ci danno il distacco necessario per vedere il settore enologico nel suo insieme, per capirne le esigenze e anticiparne le richieste. Si può seguitare ad essere l’evento leader a livello mondiale – ha continuato – solo continuando a rinnovarsi, reinventarsi, rilanciarsi. Noi lo stiamo facendo offrendo alle aziende opportunità di contatti che poi diventano contratti”. Tutto questo è frutto del lavoro di 5.000 persone prima e dopo la rassegna e di oltre 2.000 persone nelle cinque giornate di manifestazione, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti: oltre 4.300 aziende espositrici e oltre 30 Paesi rappresentati, su una superficie che ha raggiunto gli 86 mila metri quadrati netti. Di crescita ha parlato anche il sindaco di Verona, Paolo Zanotto, annunciando nuovi parcheggi nell’area della Genovesa, vicino all’uscita autostradale di Verona Sud. Zanotto ha anche voluto sottolineare lo stretto rapporto che lega la città alla sua fiera, che fa da volano all’economia provinciale. Il turismo e la cultura, infatti, sono, assieme all’agricoltura, il motore del territorio veronese, che ai visitatori di Vinitaly offre ospitalità e la mostra inaugurata il 25 marzo “Il Settimo Splendore. La modernità della malinconia”, presso il Palazzo della Ragione, appena restaurato su progetto di Tobia Scarpa, che ospita 200 capolavori di 130 autori, da Botticelli, a Michelangelo fino ad arrivare a Modigliani e agli artisti contemporanei. Da Vinitaly Giancarlo Galan, presidente della Regione Veneto, ha lanciato un invito al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, affinché venga, magari già il prossimo anno, a Vinitaly, per vedere fino a che punto, anche nella vitivinicoltura, si spinge l’imprenditorialità veneta, vincente e trainante, così come l’ha definita il presidente Napolitano nella sua visita in regione conclusa appena ieri. Sul palco delle autorità durante l’inaugurazione il sottosegretario di Stato del Ministero dell’agricoltura del Marocco, Mohamed Mohattane, al Vinitaly per ampliare i contatti tra il suo Paese e l’Italia nel campo delle tecnologie e del know-how. Durante la cerimonia inaugurale di Vinitaly sono stati premiati i vincitori del Concorso Enologico Internazionale, mentre la consegna del Premio Speciale Gran Vinitaly 2007 all’australiana Wyndham Estate verrà fatta durante un’iniziativa in Australia a cura di Veronafiere. Proclamato poi il vincitore del Premio Banca Popolare di Verona e Novara, assegnato quest’anno alla Cantina sociale di Soave, per i risultati ottenuti con i suoi vini presentati al Concorso Enologico. Premiati anche i vincitori del Premio Internazionale Packaging, che quest’anno ha avuto come presidente di giuria Lina Wertmuller, e del Premio per la migliore carta dei vini, assegnato quest’anno al ristorante Teatro Four Season di Tokio. Prima dell’inaugurazione di Vinitaly, il ministro Paolo De Castro, gli assessori all’agricoltura delle regioni italiane e varie personalità politiche e personaggi dell’informazione e dello spettacolo avevano partecipato al battesimo del Treno del Vino, partito per il suo primo viaggio da Verona e arrivato fino a Desenzano del Garda. Il treno, che entrerà in funzione il 16 giugno, partirà tutti i week end da Siena per arrivare a Montalcino attraverso la Val d’Orcia. Un’iniziativa piaciuta al ministro, che la considera un buon modo per scoprire i 1.000 territori del vino.