L’agricoltura come professione su cui contare una volta fuori dal carcere
Il recupero sociale dopo il carcere passa anche attraverso l’agricoltura. Coldiretti e Iripa hanno presentato i risultati del corso in “Esperto manutentore e gestore del verde” in una discussione incentrata sul sociale e la legalità. Una professionalità come trampolino di salvezza contro la criminalità. Coldiretti Verona e Iripa Veneto, l’Ente di formazione di Coldiretti, hanno dato la possibilità a 9 detenuti di imparare una professione per affrontare la vita fuori dal carcere con un’opportunità in più di impiego. [//]Dei risultati del corso in “Esperto manutentore e gestore del verde” si è parlato durante il seminario divulgativo “Competenze e professionalità per il recupero sociale delle persone detenute” a Legnago. “Abbiamo unito formazione nell’ambito del giardinaggio e attenzione al sociale”, spiega Mauro Donda, Direttore di Coldiretti Verona, presente al dibattito con l’intervento dal titolo “L’impegno di Coldiretti Verona come forza sociale per la legalità”. “L’organizzazione di percorsi all’interno del carcere non fa altro che migliorare la qualità della vita dei cittadini ma anche di uomini e donne ex-detenuti che possono lavorare e quindi guadagnarsi una vita onesta”. La finalità principale di Iripa, Istituto regionale istruzione professionale agricola, è di promuovere e gestire le attività per le imprese agricole, allo scopo di contribuire allo sviluppo delle capacità professionali, imprenditoriali e culturali dei produttori agricoli. “Fare formazione all’interno del carcere ha un valore aggiunto”, puntualizza Augusto Pivanti, Direttore di Iripa Veneto. “I nove allievi, tutti uomini e stranieri, hanno imparato un lavoro e soprattutto hanno migliorato la lingua italiana e le capacità di socializzazione. Le competenze acquisite sono servite alla realizzazione, per la sezione femminile, del “Giardino dell’incontro”, dove le madri potranno incontrare i figli in un ambiente meno traumatico rispetto alle mura del carcere”. Pivani ha introdotto le esperienze formative di Iripa Veneto per il sociale, mentre Giuseppe Magnabosco, consulente del progetto realizzato nella Casa circondariale di Verona, ha illustrato il lavoro fatto attraverso la metodologia dell’”Imparare facendo”. Non solo botanica: Fabio Corsi, ricercatore della facoltà di Formazione all’Università di Verona, ha raccontato l’”Esperienze formative in carcere con la metodologia dell’addestramento dei cani da guardia”. I “Significati ed esperienze di formazione nel territorio veneto” sono stati trattati da Marco Caccin, Direttore generale nella Direzione Formazione della Regione Veneto. A supporto dei relatori sono state riportate le testimonianze degli allievi che hanno partecipato al corso, dei docenti e dei tutor che li hanno seguiti da marzo.