Danni da influenza aviaria: altri 750 mila euro per le aziende avicole
Coldiretti Verona soddisfatta, la Regione Veneto ha stanziato una cifra che nei prossimi mesi potrebbe aumentare grazie al dialogo tra Commissione europea e strutture regionali. Altri 750 mila euro per le aziende colpite più di tre anni fa dalla crisi dell’aviaria. Una somma stanziata dalla Regione Veneto che insieme ai 10 milioni di euro erogati lo scorso aprile rimargina sempre più le ferite causate dalla crisi da influenza aviaria. Ma gli aiuti potrebbero arrivare anche nei prossimi mesi grazie ad un provvedimento della legge 81 del 2006 che sarà materia di discussione tra Commissione europea e strutture regionali. [//] “Questo è il frutto della battaglia intrapresa da Coldiretti – commenta Alberto Trentin, Vice presidente di Coldiretti Verona – quando, con la crisi aviaria, si è davvero corso il rischio che il sistema allevatoriale veneto, cuore della produzione avicola nazionale, andasse a tracollo. Una guerra composta da tante battaglie: il primo successo lo abbiamo avuto ottenendo la piena tracciabilità di filiera con l’applicazione della legge 204 del 2004 sull’obbligo di indicare in etichette degli alimenti l’origine della carne di pollo. Poi, 500 allevatori, i veneti erano molti, hanno manifestato a Montecitorio, mentre i vertici di Coldiretti presentavano un’articolata proposta anti-crisi, che includeva anche defiscalizzazioni e prevedeva fermi produttivi volontari e programmati. Proposta che è stata recepita in buona parte dal Ministero dell’Agricoltura”. I produttori dovranno presentare la domanda di indennizzo ad Avepa che già lo scorso aprile ha rimborsato 1028 aziende avicole veronesi. I danni prodotti dall’influenza aviaria tra la fine del 2003 e nel 2004 e successivamente tra il 2005 e nei primi mesi del 2006 sono stati pari al 50 per cento, e hanno provocato perdite di posti di lavoro e chiusura degli allevamenti. In Italia operano 6000 allevamenti, 173 macelli, 517 imprese di prima e seconda lavorazione che danno complessivamente lavoro a 180mila addetti, per un fatturato complessivo di 3,5 miliardi di euro. Le 1616 aziende venete e veronesi contribuiscono per il 60% alla produzione nazionale di carne avicola e di uova. Per quanto riguarda la legge 81 del 2006 su “Gli interventi per la crisi di mercato del settore avicolo”, per la Commissione UE diventerà operativa l’autorizzazione alla chiusura degli allevamenti che hanno presentato domanda lo scorso inverno e sarà possibile continuare il dialogo con le strutture regionali nei prossimi mesi per eventuali nuovi interventi. L’influenza aviaria, che ha funestato il settore, ha però avuto anche un risvolto positivo: quello di costringere gli operatori a sedersi attorno ad un tavolo e a collaborare per la risoluzione di problemi comuni. Un orientamento che continua tuttora, dato che all’aviaria si sostituiscono altre problematiche.