Per il Custoza doc autorizzato anche il Manzoni Bianco
“Già con la vendemmia in corso, i produttori dell’area a Denominazione d’Origine Controllata “Custoza” potranno ottenere il loro famoso vino bianco utilizzando anche le uve del vitigno Manzoni Bianco”. Lo sottolinea il vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Luca Zaia, annunciando l’emanazione del Decreto Ministeriale [//]che introduce questo vitigno tra quelli autorizzati, assieme a Bianca Fernanda (clone locale del Cortese), Malvasia, Riesling Italico, Pinot Bianco, Chardonnay, da soli o congiuntamente, per una percentuale variabile dal 20 al 30 per cento del Bianco di Custoza D.O.C.. La restante parte deve essere ottenuta, come è noto, da Trebbiano Toscano per il 20 – 45 per cento; Garganega per il 20 – 40 per cento; Tocai dal 5 al 30 per cento. “Il Custoza, caposaldo del vino bianco delle colline moreniche veronesi nella zona meridionale del Garda – fa presente Zaia – si rifà ad una secolare tradizione, complementare a quella delle uve rosse del Bardolino, e soprattutto nell’ultimo ventennio ha saputo conquistarsi significative posizioni di apprezzamento e di mercato, grazie al profondo legame con il territorio di produzione e alla capacità dei viticoltori di coniugare tipicità e modernità, accompagnando l’evoluzione del gusto dei consumatori”.