Tornano “a casa” i quadri del Museo Puškin
Inaugura sabato 20 ottobre al Palazzo della Ragione di Piazza Dante a Verona un eccezionale appuntamento artistico che rimarrà aperto al pubblico fino al 3 febbraio 2008. «Il Museo di Belle Arti A.S. Puškin ha portato a Verona una mostra di opere di pittura italiana appartenenti alla propria collezione… È innegabilmente un passo abbastanza audace – spiega Irina Antonova, direttore del Museo Pushkin. [//]In Russia esiste un proverbio ben noto, che dice: “È rischioso andare a Tula a portare il proprio samovar”. Tula è infatti il centro più famoso della Russia nella produzione di questi caratteristici recipienti per far bollire l’acqua. Tuttavia la nostra determinazione ad allacciare dei rapporti – che speriamo duraturi e fecondi – con la vostra leggendaria città proprio a partire dall’arte italiana non è casuale. Per secoli, infatti, l’Italia ha rappresentato una sorta di Mecca per artisti, musicisti e architetti russi». La mostra “Pittura Italiana nelle Collezioni del Museo Pushkin dal Cinquecento al Novecento” al Palazzo della Ragione, rappresenta quindi qualcosa di più di un prestito seppure corposo di 80 opere. Il Museo di Belle Arti A.S. Puškin occupa un posto particolare nel sistema museale russo. Sorto grazie all’iniziativa di docenti dell’Università di Mosca, esso formò le sue collezioni in primo luogo assecondando l’incentivo di acquisire opere d’arte italiana. Il museo prese avvio come museo di calchi. Per questo nelle sue sale sono visibili opere di Ghiberti, Donatello, Verrocchio, Jacopo della Quercia, che costituiscono una vera e propria enciclopedia della scultura italiana. I visitatori russi fanno conoscenza con l’arte italiana cominciando dalla gigantesca statua del David di Michelangelo che si trova nella sala centrale del Museo, chiamata “cortiletto italiano” perché progettata su modello del cortile di palazzo Bargello a Firenze. Anche le prime opere di pittura acquisite dal Museo appartenevano al pennello di artisti italiani, vennero offerte in dono dal console russo a Trieste”. La mostra veronese che rimarrà aperta fino al 3 febbraio 2008, è stata realizzata dalla Fondazione Cariverona e inaugura, inoltre, un ciclo di importanti eventi espositivi, che si succederanno con cadenza annuale, grazie all’accordo quinquennale sottoscritto dalla Fondazione Cariverona e dal Museo statale di Belle Arti Pushkin di Mosca. Gli autori delle opere esposte? Giulio Romano, Bronzino, Pierfrancesco di Jacopo Foschi, Lorenzo Lotto, Tintoretto e PaoloVeronese, Bernardo Strozzi, Guercino, Guido Reni, Tiepolo, Canaletto e Bellotto, Pannini, Guardi e Marieschi. Infine per al Novecento con due delle opere più belle di Giorgio De Chirico accompagnato, in questa deliziosa sezione finale, da Achille Funi, Gino Severini e Felice Casorati. Solo per citarne alcuni. Il percorso della mostra è quindi un appassionante viaggio nella pittura italiana degli ultimi cinque secoli, importante sia per la qualità in senso assoluto delle opere esposte, ma anche perché numerose tra loro, la maggior parte, varcano per la prima volta i confini della Russia per essere di nuovo ammirate dove sono state concepite e realizzate. INFO: www.pushkinaverona.i