Accelerano i tempi per l’alleanza strategica fra Agsm e altre realtà del Triveneto. Il presidente Agsm Gian Paolo Sardos Albertrini ha firmato in questi giorni un memorandum d’intesa indirizzato a Veneto Sviluppo per stringere accordi che prevedano la presenza dei “maggiori attori operanti sul mercato segnatamente le due entità che nel territorio sono già quotate in borsa”. Ciò nell’intento, prosegue il documento,[//] di garantire alla nascente organizzazione una dimensione minima atta a realizzare gli obiettivi strategici prefissati. Essi sono rappresentati da una maggiore scala e dimensione che, proprio in virtù delle aggregazioni, permetterebbe di incrementare tanto il peso contrattuale quanto l’efficienza gestionale. E’ infatti noto che negli ultimi anni il mercato dei servizi di pubblica utilità sta attraversando forti trasformazioni a seguito della liberalizzazione introdotta dai decreti Letta e Bersani. “Tali processi”, sottolinea l’avvocato Sardos Albertini, “obbligheranno gli attuali operatori a significativi cambiamenti per cogliere tutte le opportunità nascenti dalla liberalizzazione e restare così competitivi sul mercato”. Il presidente di Agsm aggiunge che le mutate condizioni del mercato generano da un lato opportunità, dall’altro minacce, di fronte alle quali una concreta risposta è certamente rappresentata dalle alleanze. Diversi i vantaggi: standard di servizio più elevati per i clienti, tutela ottimale dell’ecosistema grazie all’impiego di tecnologie avanzate e condivise su un territorio omogeneo e razionalizzazione organizzativa. Lo studio di fattibilità dell’alleanza fra Agsm ed altre realtà del Triveneto dovrà essere predisposto da un advisor entro la fine del 2008. In questi dieci mesi si dovrà provvedere a importanti definizioni, quali i volumi economici dei soggetti interessati all’alleanza, i perimetri attuali di influenza e le possibilità di sviluppo come valore aggiunto e le linee guide organizzative. Non esistendo un vincolo di esclusiva, il memorandum d’intesa inviato a Veneto Sviluppo non impedirà ad Agsm di valutare a 360 gradi altre possibilità, anche al di fuori della regione Veneto.