Le brecce stradali sono una delle cause strutturali del degrado della cinta magistrale di Verona: interrompono la continuità delle cortine e dei percorsi pedonali e trasformano il vallo in una successione di buche di difficile uso e manutenzione. In particolare la “Breccia dei Cappuccini”, [//]attraverso la quale tutto il traffico della circonvallazione entra all’interno del perimetro murario, ha isolato il mezzo bastione sanmicheliano di S. Francesco, favorendo il suo totale degrado. Ora che, nell’ambito dell’edificazione dell’area delle Cartiere, si vuole riordinare la viabilità di tutta la zona, tra Basso Acquar, le breccia e il ponte S. Francesco, occorre pensare anche ai percorsi pedonali e ciclabili; bisogna fare quello che è stato fatto in altre città, come Ferrara, e realizzare una passerella sopra la breccia. In questo modo si avrebbe un percorso protetto e sicuro da Porta Nuova fino al bastione e all’Adige. Realizzare il rifacimento dell’assetto viario senza prevedere il sovrappasso sulle cortine ci farebbe perdere un’occasione (l’ultima ?) per tentare di recuperare uno dei bastioni del Sanmicheli, che ora si trova in uno stato di indicibile degrado, sconosciuto dalla maggior parte dei cittadini e anche da qualche addetto ai lavori. Comunicazione di Legambiente Verona