Legambiente Veneto plaude all’approvazione da parte del consiglio regionale della legge che promuove e tutela i prodotti agricoli locali rispetto a quelli importati e getta le basi per la creazione strutturata dei mercati contadini di prodotti esclusivamente locali (cd farmer’s markets). [//]
“È un’iniziativa positiva che ve nel senso di mantenere l’agricoltura nel territorio veneto, in un momento in cui la campagna è considerata ormai quasi solo spazio in attesa di cementificazione” -commenta Francesco Ferrante della Segreteria Nazionale di Legambiente- “e va riconosciuto a Coldiretti il merito di aver proposto una misura che aiuta le aziende a raggiungere direttamente i consumatori, fornendo prodotti più freschi e senza intermediari commerciali” “
“Quest’iniziativa ci ricorda anche che il rispetto del protocollo di kyoto comincia dai nostri comportamenti e – perché no?- dai nostri piatti: preferire i prodotti locali non è solo una scelta di gusto o freschezza, ma anche un aiuto all’abbattimento del numero di tir che, spesso inutilmente, spostano le derrate alimentari da un punto all’altro dell’Europa per ragioni commerciali che poco hanno a che vedere con l’interesse del consumatore. I numeri in gioco non sono piccoli: solo nel nostro paese, i processi agricoli contribuiscono con 39 milioni di ton di CO2 equivalente.”
“Crediamo che questa misura debba essere la prima di una serie di azioni che intraprendono gli enti locali per abbattere le emissioni di CO2 nel settore dei consumi” – commenta Davide Sabbadin responsabile energia e agricoltura di Legambiente Veneto – ”e pensiamo che possa anche essere propedeutica a ristabilire un rapporto tra il consumatore e il contadino, meglio ancora se questo è protagonista di coltivazioni biologiche o a lotta integrata. Non tutti i prodotti alimentari, infatti, sono egualmente responsabili delle emissioni di CO2. Anzi, alcuni hanno effetti benefici al clima, altri tremendamente inquinanti. Locale va bene, quindi,…ma locale e bio va meglio.”