In merito all’ordinanza del Sindaco di Campobasso, Giuseppe Di Fabio, del 28 ottobre scorso con la quale si vieta di nutrire i cani randagi, la Lega Nazionale per la Difesa del Cane, fa proprie le parole dell’On. Francesca Martini la quale ha dichiarato: “E’ una barbarie. Significa che l’amministrazione comunale ha fallito perché non conosce e non sa applicare le leggi. Non ne faccio una questione politica. Il sindaco evidentemente è incapace di utilizzare gli strumenti di cui dispone per affrontare il problema del randagismo e si esibisce in prove muscolari. Voglio sapere che fine hanno fatto i fondi per la lotta al randagismo” . [//]Pieno sostegno al sottosegretario da parte dell’associazione animalista la cui Presidente sottolinea: “il Sindaco nell’ordinanza, come riportata dalla stampa, sottolinea il notevole impegno dell’amministrazione che appare vanificato dai cittadini che sfamano i poveri randagi : un ragionamento che si commenta da solo.
Il Sindaco è responsabile del benessere animale nel proprio territorio – conclude Laura Rossi – e spero non utilizzi questo metodo ogni volta che riscontra difficoltà nello svolgimento di un servizio essenziale. Amare ironie a parte, credo che l’ordinanza meriti tutto il contrasto che la legge ci permette”. “Il delitto di animalicidio previsto dall’art. 544 bis del codice penale che punisce con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale – ha rammentato Gian Luca Scagliotti, avvocato della Lega Nazionale per la Difesa del Cane – può compiersi anche per omissione: come si deve comportare un cittadino che trovi un cane affamato e lo lascia morire di fame per rispettare l’ordinanza del Sindaco?”
La Lega Nazionale per la Difesa del Cane invita i cittadini italiani ad inviare una civile ma ferma protesta al Sindaco di Campobasso Giuseppe Di Fabio invitandolo a ritirare l’ordinanza: per telefax al n. 0874 412251; per e-mail all’indirizzo: segreteria.difabio@comune.campobasso.it.