E’ partita la campagna di controllo degli impianti termici veronesi, che ammontano a circa 260 mila. Sulle caldaie in funzione è stato attivato un programma graduale di controllo con verifiche ispettive svolte da tecnici abilitati incaricati dalla Provincia, che si incentreranno sugli impianti di cui non sia arrivata agli uffici provinciali alcuna documentazione, oltre che sugli impianti che presentino situazioni di criticità. [//]
Nel rispetto della legge, a campione verranno ispezionati anche impianti in regola, i quali non sono tenuti al pagamento di alcun onere, che invece ammonta a cento euro nel caso di impianti non in regola.
A tutt’oggi, sono già stati fatti circa 200 controlli e già arrivati in Provincia migliaia di documenti di manutenzione compilati. E’ infatti il cittadino, responsabile della conduzione e della manutenzione di un impianto termico, che deve inviare una copia del rapporto di controllo tecnico effettuato dal manutentore (modulo G o F), completo di analisi di combustione. Per i residenti nel Comune di Verona, invece, l’attività di controllo è esercitata dagli uffici comunali.
Per agevolare i veronesi in questa incombenza è stato firmato ieri un accordo fra Provincia, Comune di Verona, rappresentanti dei manutentori e dei consumatori che contiene regole precise e condivise. Entro breve verrà pubblicato l’elenco dei manutentori aderenti, i quali garantiscono un servizio di qualità controllata e secondo un preciso tariffario. Ogni ditta di manutenzione aderente all’accordo si impegna a seguire le manutenzioni nel rispetto delle procedure concordate, ad applicare tariffe adeguate e non superiori a quanto pattuito, a garantire qualità di prestazione combattendo così l’abusivismo della professione.
Le associazioni che hanno sottoscritto sono Cna, Upa, Casartigiani, Api, Movimento consumatori, Adoc e Sos consumatori, oltre al settore Ecologia del Comune di Verona.
“La finalità dell’accordo è di sorvegliare sul funzionamento corretto degli impianti con conseguente garanzia per la sicurezza dei cittadini”, ha detto l’assessore all’Ecologia, Luca Coletto. “Ma non solo. Se le caldaie sono in buone condizioni ci sono minori emissioni di CO2 nell’atmosfera e ne guadagna la qualità dell’aria che tutti respiriamo. Infine, la novità sta nel fatto che l’impegno degli enti locali attraverso l’accordo va nella direzione di calmierare i costi dei controlli e dà garanzia di utilizzare tecnici professionalmente preparati e non improvvisati”.
La Provincia è responsabile del controllo degli impianti in tutti i Comuni fino a quarantamila abitanti, in pratica tutti i 97 comuni veronesi ad eccezione di Verona.
Il “censimento” degli impianti termici attivi in provincia di Verona avviene attraverso un catasto informatico che contiene le indicazioni relative all’ubicazione, alla titolarità e alle principali caratteristiche tecniche del singolo impianto. L’invio del rapporto di controllo tecnico consente di aggiornare la propria posizione a catasto e dimostrare la regolare conduzione dell’impianto. La documentazione va inviata alla Provincia di Verona – Settore Ecologia – Controllo impianti termici, Via delle Franceschine 10 – 37122 Verona.