In Trentino d’inverno c’è tutto il tempo per dedicarsi all’arte e la cultura. Il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (www.mart.tn.it) inaugura il 2009 con le celebrazioni del centenario del Manifesto Futurista.[//]

Il 20 febbraio 1909 su Le Figaro di Parigi e il 9 febbraio dello stesso anno sull’Arena di Verona, Filippo Tommaso Marinetti pubblicò un documento con una raccolta di pensieri, convinzioni e intenzioni. Oggi, ad un secolo da quegli articoli, il museo celebra quel momento con un grande evento, patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che prende il nome di Futurismo100. Il progetto inaugura il percorso scientifico con la mostra di Rovereto dal titolo “Illuminazioni – Avanguardie a confronto. Italia, Germania, Russia”, in cartellone dal 17 gennaio al 7 giugno.

E ancora, il 17 gennaio viene riaperta al pubblico, dopo un lungo restauro a cura dell’architetto Renato Rizzi, la Casa d’Arte Futurista Fortunato Depero. Rovereto recupera così uno dei centri di produzione culturale della città, uno spazio museale completamente rinnovato studiato per presentare parti importanti della Collezione Depero, come le grandi tarsie di panno, che costituiscono il tesoro più prezioso e più originale della sua ricchissima raccolta.

Sempre al Mart di Rovereto, fino al 15 febbraio, si può visitare Il secolo del jazz. Arte, cinema, musica da Picasso a Matisse, da Warhol a Basquiat, dedicata a questo genere musicale che rivoluzionò i canoni tradizionali della musica e il modo d’essere della società del Novecento, influenzando profondamente tutte le altre arti, dalla pittura alla fotografia, dal cinema alla letteratura, senza dimenticare la grafica ed il fumetto.

Nella sede di Trento del Mart, a Palazzo delle Albere, si può invece visitare l’esposizione permanente delle raccolte d’arte dell’Ottocento, arricchita delle opere di alcuni importanti artisti, come Franz von Lenbach, grande maestro della pittura germanica ed europea ottocentesca, i veneti Alessandro Milesi e Ludovico Lipparini, i trentini Eugenio Prati, Bartolomeo Bezzi e Angelico Giuseppe Dellabrida e tanti altri.

Al Castello del Buonconsiglio (www.buonconsiglio.it) si possono ammirare la collezione permanente, gli affreschi gotici del “Ciclo dei Mesi” e le nuove mostre, oltre alla sezione relativa alla scultura lignea. Le visioni del celeste impero – L’immagine della Cina nella cartografia occidentale è il titolo dell’esposizione visitabile fino alla fine di febbraio 2009. Realizzata in collaborazione con il Centro Studi Martino Martini di Trento, offre al visitatore una panoramica sullo sviluppo dei rapporti culturali tra Europa e Cina nel corso del XVI secolo, usando come chiave di lettura privilegiata la geografia, ossia la progressiva esplorazione, conoscenza e razionalizzazione dello spazio abitato dall’uomo, con particolare riferimento all’evoluzione dell’immagine della Cina nella cartografia occidentale. In esposizione ci saranno atlanti e mappe originali, strumenti scientifici e ritratti. Sarà naturalmente ricordata la figura di Martino Martini, gesuita e cartografo nato a Trento nel 1614 che visse in Cina ed autore del celebre Atlas Sinensis.

Restando sempre nel capoluogo, al Museo Tridentino di Scienze Naturali (www.mtsn.tn.it), è in corso la mostra itinerante Pole Position-Avventura nelle regioni polari: un viaggio alla scoperta dei segreti della vita fra i ghiacci per conoscere meglio questo ambiente affascinante.

Pochi chilometri più a nord, a San Michele all’Adige, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina (www.museosanmichele.it) è una tappa importante per capire e conoscere il vissuto e la cultura materiale di questo territorio.

In Valsugana, invece, una tappa obbligatoria è rappresentata dal Museo Casa De Gasperi (www.degasperi.net). La casa natale dello statista, situata a Pieve Tesino, è stata trasformata in un museo a lui dedicato. Le stanze di questo piccolo edificio ottocentesco offrono ai visitatori la suggestiva ambientazione di un viaggio alla scoperta delle origini di uno dei padri dell’Italia repubblicana e dell’Europa unita. Fino al 31 maggio si può visitare il venerdì, dalle 15 alle 18, sabato e domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.