Dopo anni di attesa nuove prospettive per il settore e per la qualificazione professionale degli operatori

«La lavorazione del legno e l’industria del mobile e arredamento vanta in provincia di Verona una lunga tradizione, con quasi mille aziende attive in tutto il territorio e una immutata capacità di produzione e di export, – dice Danilo Valerio Consigliere incaricato per l’Education di Confindustria Verona – nonostante i recentissimi contraccolpi della pesante crisi globale che sta danneggiando tutta l’economia. Ma il comparto non è esposto soltanto alle criticità del mercato, comuni [//]ad altre merceologie: nella ricerca di nuovi spazi di competitività si deve anche misurare con l’esigenza di migliorare le competenze delle persone che entrano nel tessuto produttivo. Per reggere la sfida dei concorrenti e restare al passo con le innovazioni tecnologiche occorre infatti accogliere nelle aziende nuovi professionisti, le cui abilità nascano dalla cultura di base del settore e che possiedano non solo un diploma, ma possano anche crescere ancora, verso sbocchi universitari come Architettura o Ingegneria dei materiali.

Quella della crescita delle competenze è un’esigenza che le aziende (sia i grandi gruppi industriali che le piccole imprese e gli artigiani) sentono da molti anni. Il progetto che con il supporto operativo dell’istituto “Giorgi” ha dato vita nella sede staccata di Bovolone a un istituto superiore per conseguire la maturità professionale a indirizzo mobile e arredamento, nasce infatti da un percorso di anni e condiviso da Confindustria Verona, Apindustria, Upa-Confartigianato, Cna e Casartigiani, in collaborazione con il Centro Servizio Legno, l’Ufficio scolastico provinciale e la Provincia e approvato dalla Regione. Sul territorio opera già un centro di formazione professionale del legno che qualifica gli allievi: ma il pur importante corso di studi, orientato all’artigianato, non basta a coprire l’elevata domanda di tecnici capaci di condurre i complessi macchinari in uso nel settore. Inoltre, accanto alla necessaria acquisizione di competenze tecniche, il nuovo corso consentirà agli studenti di crescere culturalmente e di supportare le forti esigenze di innovazione tecnologica delle aziende.

Le figure professionali preparate a Bovolone, quindi, non saranno affatto sostitutive ma eventualmente complementari a quelle che continueranno a uscire dal Cfp. Il primo ciclo di studi dura tre anni, con il rilascio della qualifica di operatore, ma è possibile prolungare il corso di due anni e ottenere la qualifica di tecnico. Si tratta in definitiva di una grande opportunità per i giovani e le loro famiglie, oltre che per la comunità locale, e rappresenta un successo per tutta l’impresa veronese del settore legno-arredamento e promuove l’istruzione tecnica superiore. Dopo il triennio introduttivo, man mano che le competenze aumentano, col biennio complementare lo studente impara anche ad analizzare gli aspetti economici e qualitativi della produzione di manufatti in legno, a coordinare i controlli qualitativi, a tradurre in pratica i progetti e gestire gli strumenti informatici per organizzare la produzione (Cad-Cam). Lo studio dell’inglese sarà continuo e costante per tutto il quinquennio.

Interessanti gli sbocchi professionali: se con la qualifica del terzo anno è già possibile, dopo un breve periodo di apprendistato, – conclude Valerio -venire assunti nelle aziende del settore, oltre che esercitare un’attività di artigianato autonoma, o proseguire negli studi tecnici, con il diploma quinquennale di tecnico è possibile un immediato ingresso nel mondo del lavoro e una attività professionale autonoma. Inoltre a ciò si affianca l’opportunità di frequentare i corsi post-diploma di specializzazione e anche di accedere a tutte le facoltà universitarie».