Come scegliere il fertilizzante migliore per la produttività delle coltivazioni e nel contempo rispettare l’ambiente? Ogni terreno ha caratteristiche proprie in quanto a elementi minerali e sostanze organiche e ogni pianta ha le proprie esigenze e risente dell’andamento climatico. Una concimazione razionale, che cioè impieghi al meglio i fattori produttivi, deve tener conto delle specificità sia del suolo che delle piante. [//]
Usando la dose di fertilizzante ottimale, vale a dire né più né meno di quel che serve, si evitano conseguenze negative per l’ambiente e perdite economiche talvolta significative. Di questo si è discusso stamani al convegno ‘Concimare bene per un ambiente migliore’ svoltosi a Legnaro (PD) nella sede di Veneto Agricoltura e organizzato dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto. “Oltre la metà della superficie dell’Unione Europea – afferma Andrea Drago, direttore generale ARPAV – è dedicata all’agricoltura e il paesaggio della pianura veneta è testimone di un utilizzo che fino al secolo scorso era prevalentemente rurale, purtroppo l’uso poco oculato che nel passato è stato fatto dei fertilizzanti, ha comportato l’aumento dei gas serra, l’inquinamento delle acque, l’erosione dei suoli, oggi ciò non è più possibile”. Per aiutare gli operatori del settore agricolo a utilizzare una concimazione maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale e più redditizia ARPAV ha pubblicato il testo ‘L’interpretazione delle analisi del terreno’ scaricabile gratuitamente dal sito www.arpa.veneto.it.
La pubblicazione raccoglie informazioni generali relative alla composizione dei terreni e l’interpretazione agronomica dei risultati delle analisi. Infine si ricorda che nel sito dell’Agenzia Regionale vi è una sezione specifica dedicata all’agrometeorologia contenente informazioni e bollettini aggiornati quotidianamente.