“Negli ultimi 6 giorni, secondo i dati rilevati dalle centraline dell’ARPAV, l’aria che si respira a Verona città è inquinata dalle polveri sottili esattamente come a Boscochiesanuova, cioè a mille metri d’altezza e in mezzo ai boschi, località che, negli ultimi 6 giorni, ha superato i limiti dei 50 micro grammi, tanto quanto Verona, Padova, Milano e le altre città del nord”. Lo rende noto l’assessore all’ambiente Federico Sboarina. “Il problema dell’inquinamento dell’aria – [//]aggiunge – è, purtroppo, di carattere talmente generale, per non dire nazionale (anche Napoli risulta tra le città dall’aria più inquinata) che solo politiche nazionali di medio-lungo periodo, che non sono nelle possibilità del solo Comune. potranno riuscire a risolvere. Per quanto nelle possibilità dell’amministrazione comunale, comunque, si stanno mettendo in atto politiche utili a ridurre l’inquinamento (realizzazione di parcheggi scambiatori e city logistic, bike sarin, incentivi per le biciclette elettriche, per il passaggio delle caldaie da gasolio a metano e delle auto da gasolio e benzina a metano o gpl, nuove piantumazioni di alberi, lavaggio delle strade ecc.) fermo restando che le cause principali sono anche i fumi prodotti dalle industrie e dal riscaldamento domestico, non solo il traffico, come dimostra Boscochiesanuova”. “I dati comunque dimostrano – conclude Sboarina – che Verona negli ultimi 5 anni, come del resto anche in questi primi giorni dell’anno, ha una situazione in linea con il nord Italia, anzi, rispetto a molte città ha una situazione leggermente migliore”.