Patto dei sindaci per il risparmio energetico
Oggi il vice presidente e assessore all’Ambiente Fabio Venturi ha illustrato ai Palazzi Scaligeri il “Patto dei Sindaci”, iniziativa comunitaria finalizzata allo sviluppo delle politiche energetiche locali. [//] Erano presenti: sindaci del territorio, aziende private, enti e organismi interessati alle tematiche trattate. Assessore Venturi: “Il Patto dei Sindaci” è un impegno a cambiare radicalmente il nostro territorio e il nostro stile di vita, un mezzo attraverso il quale ottenere un considerevole risparmio energetico, ma anche un risparmio economico derivante dai minori sprechi. Nasce da un’iniziativa comunitaria che incentiva politiche locali di contenimento e risparmio energetico. In sostanza quello che viene comunemente chiamato il patto del “20x20x20” impegna le Amministrazioni locali a ridurre entro il 2020 le emissioni di CO2 del 20% e ad aumentare, sempre del 20%, l’utilizzo di energie rinnovabili. La Provincia di Verona è tra le prime in Italia ad essere diventata “struttura di supporto” dell’UE, coordina le azioni sul territorio per mettere in circolo le esperienze, e funge da raccordo tra la UE e i comuni al fine di facilitare i percorsi. A tal proposito ci siamo assunti l’onere dei “piani di azione”, che saranno a costo zero per tutti i comuni in virtù di accordi e finanziamenti che riusciremo ad attivare con enti e aziende private. Ad oggi sono 27 i comuni che hanno aderito al Patto, quindi più di un quarto del totale, e – confido – in un consistente aumento in tempi brevi. Ovviamente abbiamo cercato di coinvolgere gli enti, gli organismi e gli studi di progettazione ambientale del nostro territorio; ci dà, quindi, molta soddisfazione l’interesse dimostrato da strutture oggi presenti, come le USSL e l’AGSM. In particolare abbiamo poi attivato Confindustria e il distretto della Termomeccanica, di cui fanno parte aziende di prim’ordine a livello internazionale, per dare il via ad un’azione condivisa. Il progetto del “Patto dei Sindaci” nasce in sede cominitaria intorno al 2000, il monitoraggio dell’ambiente da parte dell’ARPAV per il rilevamento dati parte dal 2005. Alle Amministrazioni locali è lasciata piena libertà nell’individuare le azioni specifiche per rientrare nei parametri, in particolare agendo sui piani regolatori ed individuando misure da applicare ad abitazioni, aziende e trasporti”.