Turismo. Sul Lago di Garda “Assise dell’Ospitalità italiana 2011”
E’ sulle sponde del Lago di Garda che inizia la rivoluzione del turismo italiano. Se ne discute il 13 e 14 ottobre nell’ ”Assise dell’Ospitalità Italiana 2011”. Vorrei informazioni sull’Arena e le sue corride. Dove trovo Giudeo e Rometta? Cerco un elenco degli otelli. Mi piacerebbe vedere la Laguna di Gardaland. Where is Cortina del Pazzo? Queste solo alcune delle gaffe e storpiature in cui si imbatte ogni giorno l’ufficio informazione[//] e accoglienza turistica (Iat) di Verona. Ma lo stesso accade in ogni front office di informazione sparso su e giù per Italia. Al di là degli aspetti umoristici, sono competenza e disponibilità a fare la differenza in un ufficio turistico. Accogliere significa interagire con l’altro. E se l’altro è un turista, parte sicuramente da una situazione di svantaggio: non si trova infatti a casa sua. Da qui la necessità di prestargli attenzione e capirne i bisogni. Creando le basi per una futura fidelizzazione. In Italia il ruolo che l’accoglienza svolge nella promozione di un prodotto turistico è sottovalutato o dato per scontato, nella convinzione che da noi il mercato si “autocrei” grazie alle sue infinite potenzialità. La congiuntura internazionale e l’arrembaggio dei paesi emergenti sul mercato turistico dimostrano che non è più così. Ecco dunque la necessità di un cambiamento radicale: un gruppo di rappresentanti delle amministrazioni pubbliche, capofila la Provincia di Verona con il supporto della Regione Umbria, la Regione Veneto e delle province di Ferrara e Pesaro-Urbino, ha dato vita all’“Assise dell’Ospitalità Italiana”, quest’anno alla sua 2a edizione, incontro nazionale patrocinato dal Ministro del Turismo, che riunisce le amministrazioni pubbliche che si occupano di accoglienza turistica in Italia. Scopo dell’Assise: promuovere la cultura dell’accoglienza e unificare l’informazione, migliorando l’immagine dell’Italia presso i visitatori stranieri. Per dirlo in altre parole, realizzare un’unità d’Italia in materia turistica. “La prima forma di promozione di un territorio è l’accoglienza”, spiega Loris Danielli, coordinatore dell’evento e amministratore unico di Provincia di Verona Turismo. “Un turista può arrivare nel nostro territorio anche senza costose campagne di promozione, ma una volta giunto deve essere assistito. Ecco perché chiudere gli Iat (Uffici di informazione e accoglienza turistica) per via dei tagli sarebbe come eliminare i Pronto Soccorso dagli ospedali”. Anche la frammentazione di ruoli e competenze (Apt, Ept, Ett, Iat, Pro Loco) genera confusione nel visitatore, soprattutto quello straniero. Il convegno intende perciò gettare le basi per la creazione di un’unica rete fra gli Iat italiani, che permetta di fornire un’informazione garantita, completa ed efficace, così da consentire a chi viaggia di organizzare un itinerario turistico in modo anche estemporaneo. Tutto ciò grazie un particolare software, chiamato TIC (Tourist information Center, già operativo in Alto Adige e tra le province di Verona, Padova e Rovigo), sorta di ufficio turistico virtuale in grado di fornire al turista informazioni anche su mete o località non ricadenti nel territorio dal quale viene effettuata la ricerca, in quanto con esso in rete. Insomma, la “vacanza in un TIC”. Ma quali i passi per raggiungere questa unificazione? “Il nostro obiettivo”, spiega ancora Danielli, “è quello di sperimentare il prossimo anno l’utilizzo di questo sistema tra gli Iat della regione Veneto, l’Umbria e la province di Ferrara e Pesaro Urbino, nostri partner nell’iniziativa. E una volta valutati i risultati estenderlo in tutto il paese, con il supporto del ministero del Turismo e del ministero dell’Innovazione tecnologica”. Al momento sono 35 le province ad aver aderito al convegno. Confermata anche la presenza del Coordinamento tecnico della Commissione turistica della Conferenza delle Regioni, che ha così riconosciuto nell’Assise dell’Ospitalità Italiana un interlocutore autorevole con cui dialogare.