Opere che lasciano il segno
Mercoledì 18 aprile alle ore 17 alla facoltà di Giurisprudenza in via Montanari l’Università di Verona celebrerà l’acquisizione del patrimonio librario di Alberto Burdese illustre docente e studioso di Diritto e renderà omaggio alla sua carriera accademica. La pura passione per il diritto e una vita [//]dedicata alla ricerca, allo studio e al suo insegnamento. Alberto Burdese, illustre docente dell’università di Padova e tra i padri fondatori della facoltà di Giurisprudenza scaligera, con la sua attività accademica ha lasciato un segno indelebile nel panorama europeo. I familiari del maestro hanno deciso di donare i suoi volumi al dipartimento giuridico veronese mettendo a disposizione di studiosi italiani e stranieri un inestimabile patrimonio letterario. La facoltà terrà una cerimonia mercoledì 18 aprile alle 17 nell’aula magna di via Montanari alla presenza del preside Stefano Troiano e della direttrice del dipartimento di Scienze Giuridiche Donata Gottardi. Sono attesi giuristi illustri per ricordare il maestro, come Leopoldo Mazzarolli e Giorgio Cian. Sarà l’occasione per celebrare l’acquisizione del “Fondo librario Alberto Burdese” che verrà reso disponibile a docenti e studenti nella sala delle colonne della facoltà giuridica; sarà anche un’occasione per ricordare il professore ad un anno dalla sua scomparsa. Pubblicazioni e insegnamento. Autentica istituzione dell’università italiana, Alberto Burdese è stato uno dei massimi studiosi europei del diritto romano e del diritto civile. Dopo un’intensa carriera universitaria iniziata a soli vent’anni, è stato tra i fondatori della facoltà di Giurisprudenza dell’ateneo veronese, facendo parte del comitato ordinatore dal 1994 al 1996. La sua sconfinata produzione scientifica conta trecento pubblicazioni di teoria generale del diritto, tra le quali manuali di diritto romano pubblico e privato, volumi di diritto privato italiano, quattro monografie romanistiche, una raccolta di saggi romanistici, tre trattati di diritto civile italiano su servitù prediali, successioni e divisione ereditaria. “La dedizione di Alberto Burdese per l’insegnamento universitario è stata assoluta – spiega il preside Stefano Troiano – Generazioni di giuristi si sono formate sotto la sua guida e il suo esempio; avvocati, magistrati e notai di provenienze diverse lo ricordano come un docente severo ed esigente. Oltre a raccontare le numerose leggende fiorite intorno ai suoi esami, tutti parlano della sua costante presenza e disponibilità nei confronti di studenti e ricercatori. In particolare con grande generosità ha seguito chi, come lui, dimostrava talento e passione per la ricerca”. Biografia accademica. Nato a Torino il 2 gennaio 1927, Alberto Burdese si laurea in Giurisprudenza nell’università della sua città. Nel 1947, giovanissimo, diviene assistente di Diritto romano, nel 1950 si aggiudica il primo posto nel concorso per la libera docenza e nel 1952 vince il concorso a cattedra. Avvia la sua carriera accademica nell’università di Camerino per poi trasferirsi a Ferrara, dove rimane fino al 1954. Ma è all’università di Padova che insegna per 46 anni, dal 1953 al 1999. Qui ricopre i ruoli di titolare della cattedra di Istituzioni di diritto romano e di direttore dell’istituto di Diritto romano, Storia del diritto e Diritto ecclesiastico. E’ preside della facoltà giuridica patavina dal 1995 al 2002. Dal 1987 Burdese ha svolto anche l’attività di coordinatore del dottorato di ricerca in Diritto romano e Diritti dell’antichità; dal 1987 a 1997 è stato membro del comitato consultivo di Giurisprudenza del Consiglio universitario nazionale. Burdese ha poi ottenuto la medaglia d’oro dei benemeriti alla scuola della cultura e dell’arte. E’ stato socio effettivo dell’istituto veneto di Scienze, lettere ed arti di Venezia, dell’accademia galileiana di Scienze lettere ed arti di Padova, infine socio dell’accademia delle Scienze di Torino. Nel 1996 è stato insignito della laurea honoris causa dell’università Complutense di Madrid. Si è spento il 2 febbraio 2011 all’età di 84 anni.