Nel Veneto, quando si parla di vino e vigneti si intende una miniera d’oro a cielo aperto estesa ben 75.400 ettari che nel 2011 ha prodotto 1,13 milioni di tonnellate di uva pari a 8,68 milioni di ettolitri di vino di qualità (41,8% marchiati con la Denominazione di origine e il 41,1% con l’Indicazione geografica) e che per quanto riguarda l’export vale 1,33 miliardi di euro.[//] Insomma, parlare di vino è una faccenda seria, figuriamoci parlare del suo atto culminante: la vendemmia. Ogni anno lo fa Veneto Agricoltura che il 5 di settembre, alle ore 10,00 presso la sede centrale di Legnaro-Pd (Viale dell’Università 14), presenterà le prime stime produttive, provincia per provincia, della vendemmia 2012 nel nord-est. L’evento, organizzato d’intesa con la Regione Veneto, Avepa, Ente CRA-Vit di Conegliano, la Regione Friuli-Venezia Giulia e le Province di Trento e Bolzano, vedrà la partecipazione dei massimi esperti del settore che faranno il punto, sotto il profilo qualitativo e quantitativo, della vendemmia nel Trivento e nelle altre principali regioni viticole italiane. Vediamo, in sintesi, le prime anticipazioni che giungono da alcune aree viticole del Veneto. Nell’area storica del Prosecco DOCG la vendemmia inizierà tra il 5 e l’8 settembre, in anticipo di circa 7 giorni rispetto alla data prevista appena 20 giorni fa. Nonostante le temperature “tropicali” (dal 16 giugno al 14 agosto la media è stata di 31,5°) e le scarse precipitazioni, le previsioni sono buone. In pratica, soprattutto nelle aree collinari, la vite ha dimostrato di sapersi adattare a queste prolungate ondate di calore. Al momento, sotto il profilo quantitativo le piante presentano il 5-10% di grappoli in più che però risultano essere meno pesanti rispetto alla media, riportando così in linea le aspettative di raccolta. La qualità si annuncia buona, considerati gli attuali valori zuccherini, come pure l’acidità. Lungo l’asta del fiume Piave, in pratica dalla zona che va da Conegliano fino a Ponte di Piave, là dove i terreni si presentano ghiaiosi il problema della siccità non ha inciso particolarmente, in quanto molte aziende viticole sono dotate di sistemi di irrigazione artificiale. In questi giorni si sta procedendo con l’ottavo apporto irriguo. In alcune aziende del comprensorio è già iniziata la raccolta del Pinot Nero, domani toccherà al Pinot Grigio, ma la vendemmia in grande stile prenderà il via lunedì prossimo, in ritardo di sette giorni rispetto alle previsioni. Nei vigneti irrigati la produzione si annuncia nella norma, mentre in quelli che hanno patito lo stress idrico la quantità dovrebbe risultare inferiore del 5-10%. Buona la qualità delle uve. Nell’area del Lison–Pramaggiore, caratterizzata da terreni argillosi, la richiesta di apporti irrigui è stata più ridotta (2-3). Anche in questo comprensorio la vendemmia, che inizierà la prossima settimana, si annuncia buona e in calo del 5-10% solo nei vigneti che hanno sofferto lo stress idrico. Le uve al momento si presentano sane. La peronospora, che aveva creato forti preoccupazioni ad inizio estate, è praticamente scomparsa data l’assenza di precipitazioni nei mesi di luglio e agosto. Sui Colli Euganei l’estate siccitosa del 2012 sarà ricordata per un bel po’. Mesi e mesi senza una goccia di pioggia tanto da mandare in stress idrico il prezioso vigneto collinare padovano. Nei giorni scorsi, rigorosamente solo nelle prime ore del mattino, è iniziata la vendemmia delle uve bianche (Pinot Bianco, Pinot Grigio e Chardonnay) e oggi quella del Moscato: i primi dati, anche se parziali, segnalano un calo quantitativo del 20%. Fortunatamente le uve si presentano sane e questo fa ben sperare i produttori, che ora confidano nelle piogge annunciate per domenica prossima. Degli effetti di Giove Pluvio potrebbero beneficiarne le uve a bocca rossa che, come il Merlot, stanno soffrendo la carenza idrica e le temperature elevate di queste settimane. Nel vicentino, e in particolare nell’area di Breganze, i viticoltori si dicono al momento soddisfatti. Ieri è iniziata la raccolta delle prime uve per le basi spumante, ma il grosso della vendemmia prenderà il via martedì-mercoledì della prossima settimana con le uve precoci e poi via via con il Tai, il Vespaiolo e infine i rossi. Nella zona di pianura lo stress idrico non si è fatto particolarmente sentire (un po’ di più in collina) grazie a qualche sporadica precipitazione. Lo scorso 9 settembre si è abbattuta nell’area di Breganze una forte grandinata che ha spinto i viticoltori ad anticipare di qualche giorno le operazioni vendemmiali. La qualità delle uve al momento si presenta ottima: buono lo stato sanitario e la gradazione. La quantità si annuncia in leggero calo rispetto allo scorso anno (5%). Nel veronese gran parte dei vigneti sono coperti da sistemi di irrigazione programmata, per cui la carenza idrica di questa estate siccitosa non sta pesando particolarmente se non nei costi di gestione aziendale. La vendemmia si annuncia buona sotto il profilo qualitativo e nella norma dal punto di vista quantitativo. Sta iniziando la raccolta delle varietà precoci (Pinot Grigio e Chardonnay), a seguire tutte le altre.