Il seminario “I linguaggi del pregare” si svolge venerdì 5 ottobre dalle 9 alle 18 alla Fondazione Centro Studi Campostrini di Verona, in via Santa Maria in Organo, 4. L’evento è il terzo incontro del progetto di Filosofia della religione “La preghiera: dall’intenzionalità orante al dialogo con Dio”, a cura di Marco Damonte del Centro studi del fenomeno religioso.[//] Maco Damonte ha conseguito il titolo di Baccellierato in Teologia con una tesi sul lume dell’intelletto in Tommaso e Bonaventura. Ha approfondito il tema gnoseologico per la laurea magistrale in Filosofia e nel corso del dottorato in Filosofia ha affrontato una ricerca sui fondamenti della conoscenza che hanno una rilevanza metafisica e teologica per gli epistemologi riformati. Ha quindi ampliato la sua ricerca indagando il ruolo che la teologia naturale riveste nella filosofia analitica della religione formulando la proposta per una nuova teologia naturale. Intervengono: Mariano Bianca è docente di Filosofia teoretica all’Università di Siena. Si è laureato in Filosofia e logica matematica all’Università di Genova, ha soggiornato alcuni anni negli Stati Uniti dove ha svolto ricerca in Intelligenza artificiale e simulazione biologica ed ha conseguito il Master of Sciences in Computer and Communication Sciences presso l’University of Michigan. È ordinario di Filosofia teoretica e insegna Filosofia della scienza e Filosofia della mente, oltre ad essere direttore del dipartimento di Studi storico-sociali e filosofici e membro del Consiglio di amministrazione dell’Università di Siena. È poeta e scultore, ha scritto Richiedere e pregare (Franco Angeli, Milano, 2006) e La mente immaginale (Franco Angeli, 2009). Marco Gozzi è docente di Musicologia e Storia della musica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trento. Si è diplomato in Flauto traverso al Conservatorio di Trento e poi laureato in Musicologia presso l’Università di Pavia (1985). Ha insegnato Storia della musica medievale e rinascimentale e Paleografia musicale all’Università di Lecce. Direttore della Rivista Italiana di Musicologia dal 31 ottobre 2009, è inoltre socio fondatore e cantore dell’Ensemble Laurence Feininger, un gruppo specializzato nell’esecuzione del Gregoriano. Marina Sbisà è docente di Filosofia del linguaggio all’Università degli Studi di Trieste dove si è laureata in Filosofia e ha insegnato Semiotica. Nelle sue ricerche, che hanno riguardato temi sia di filosofia del linguaggio che di semiotica, si è occupata di filosofia del linguaggio ordinario, teoria degli atti linguistici e analisi del discorso. Ha lavorato nell’area degli studi di genere, prendendo in considerazione le immagini e i significati della maternità e la questione della soggettività femminile, e sul tema dell’identità linguistica e culturale. La sua ricerca corrente comprende un progetto di ricostruzione e rivalutazione del pensiero di J.L. Austin intorno ai temi del linguaggio, dell’azione, della conoscenza e del metodo filosofico. Ha tenuto seminari o conferenze presso varie altre Università italiane e straniere e ha scritto Detto non detto. Le forme della comunicazione implicita (Editori Laterza, 2007). Timothy Verdon è direttore dell’Ufficio Arte sacra e beni ecclesiastici all’Arcidiocesi di Firenze e canonico della cattedrale toscana. Statunitense di nascita è uno storico dell’arte formatosi alla Yale University (Ph.D. 1975). Vive in Italia da 47 anni e dal 1994 è sacerdote a Firenze, dove dirige anche il museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore. Autore di libri e articoli in italiano e inglese sul tema dell’arte sacra, è stato consultore della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e Fellow della Harvard University Center for Italian Renaissance Studies (Villa I Tatti); tuttora insegna presso la Stanford University (sezione fiorentina). Scrive regolarmente per la pagina culturale dell’Osservatore Romano e nel 2010 ha ideato ed organizzato la mostra Gesù. Il Corpo, il Volto nell’arte alla Reggia di Venaria Reale a Torino. Verdon è anche direttore del Centro per l’ecumenismo dell’Arcidiocesi Fiorentina. Ha scritto Bellezza e vita. La spiritualità nell’arte contemporanea (Edizioni San Paolo, 2011) Arte della preghiera (Libreria Editrice Vaticana, Vaticano 2010), Breve storia dell’arte sacra (Queriniana, Brescia) e La Cappella Sistina, 4 vol. (Edizioni Musei Vaticani). Dario Edoardo Viganò è docente di Comunicazione alla Pontificia Università. Nato a Rio De Janeiro, in Brasile, dopo gli studi iniziali in Filosofia e Teologia a Milano, ha conseguito la licenza e il dottorato in Scienze della comunicazione presso l’Università Pontificia Salesiana. È professore ordinario di Comunicazione e preside dell’Istituto pastorale Redemptor Hominis presso la Pontificia Università Lateranense, dove è anche direttore del Centro Interdisciplinare. Insegna Linguaggi e mercati dell’audiovisivo e Teorie e tecniche del cinema presso l’università LUISS Guido Carli di Roma. Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo e direttore della Rivista del Cinematografo, è inoltre presidente della Commissione nazionale valutazione Film (Cnvf) della Conferenza episcopale italiana (Cei) e membro del Consiglio di Amministrazione del Centro sperimentale di cinematografia, con delega alla Cineteca nazionale e all’editoria. È autore di numerosi studi dedicati all’analisi del rapporto tra i media e il mondo cattolico, con particolare attenzione al cinema. Ha scritto Cari Maestri. Da Susanne Bier a Gianni Amelio i registi si interrogano sull’importanza dell’educazione (Cittadella Editrice), Chiesa e pubblicità. Storia e analisi degli spot 8×1000 (Rubbettino), Il prete di celluloide Nove sguardi d’autore (Cittadella Editrice). “I linguaggi del pregare” I relatori del seminario: Marco Damonte, Mariano Bianca, Marco Gozzi, Marina Sbisà, Timothy Verdon e Dario Edoardo Viganò.