“Au revoir Marilyn” Los Angeles 1 giugno 1926 – 5 Agosto 1962, la rassegna di visioni di Marilyn Monroe omaggio al mito a 50 anni dalla sua scomparsa che si svolge fino al 21 ottobre nel convento di Santa Maria delle Grazie a Sanguinetto (VR. La Sala della Luce è dedicata a tutte le persone che non vedono. Ha senso chiedersi chi sono i non vedenti? Se con questa domanda si cerca di definire il concetto di non vedente tipo, cioè un insieme di caratteristiche comuni a tutti i ciechi, la risposta è no. Se è vero che la cecità può portare a certi [//]comportamenti che non si ritrovano nei soggetti che vedono bene, è anche vero che ogni persona è a suo modo singolare. E allora perché creare una rassegna di visioni senza considerare questo mondo che c’è, esiste e con cui ci relazioniamo tutti i giorni? La sala della luce è dedicata a queste persone che ho iniziato a conoscere e in cui sempre più riconosco la grande intelligenza di vedere oltre.
Commento alle opere
PASSEGGIATA DI TUTTI I COLORI ABBASSANDO LO SGUARDO SU DI VOI Con la passeggiata di tutti i colori … voglio provocare lo spettatore. Questo si chiederà: ma quali colori? Qui vedo solo del bianco del nero e un poco di rosso. Questo è quello che i tuoi occhi vedono. Ma allora il tuo cervello non sogna e non riesce ad immaginare quello che “vede” un non vedente. Più precisamente: chi ha perso la vista (non chi è nato cieco, che non sa cosa siano i colori) ha memorizzato i colori nella sua mente. Ora che non vede più (ci sono diversi gradi di cecità) non usa gli occhi ma la sua mente e sogna e/o immagina i colori, creando il volto di Marilyn come lui lo vuole. Questo è il mio messaggio. Dai tu i colori a quest’opera se la tua mente è in grado di immaginare.
VEDO OLTRE Mai come ora c’è bisogno di vedere oltre al muro. Meglio oltre questo quadro. L’opera è piena di occhi di Marilyn ed alcuni di loro sono coperti da un velo con dei fori/aperture. Questo è un invito. Il non vedente non può fermarsi di fronte ad un ostacolo. È abituato a superarlo. Questo è dovuto al fatto che la sua condizione glielo impone. Se prova sconforto di fronte a delle difficoltà dovute alla sua deficienza non trova alibi o scuse. Ho avuto modo di essere con loro ed è così, loro non si lamentano. Diverso è per noi vedenti. Noi abbiamo sempre un alibi per le cose che non funzionano. Questa opera è un messaggio al difficile momento che stiamo attraversando con questa crisi. Proviamo a vedere oltre. Le fessure nell’opera sono uno stimolo, un aiuto ad andare oltre. Non fermiamoci a quello che sono le immagini che i nostri occhi inviano al nostro cervello ma, proviamo ad immaginare cosa noi vogliamo/desideriamo trovare oltre il muro ed in tal senso agiamo per cambiare il contesto in cui ci troviamo. Questo i non vedenti l’anno capito e lo fanno.
SCOPRIMI Ci sono diversi gradi di cecità. Questa opera suddivisa in 4 parti più una piccolissima con un occhio, vuole significare che un non vedente non è una persona che non vede nulla. Certo ci sono anche quelli che hanno perso totalmente la vista ma la popolazione dei non vedenti è formata per la maggior parte da persone che sono in grado di vedere ancora qualcosa: gli ipovedenti. Le quattro parti hanno nei volti di Marilyn diverse gradazioni di luce ed ombre e sono coperte da un velo. Questo velo toglie luminosità ai volti o quantomeno rende un poco più difficile identificarne i tratti. Quindi l’osservatore deve intensificare lo sguardo, prestare più attenzione. Se toglie il velo dopo essersi concentrato sull’opera o su alcuni particolari di essa ecco che le forme gli sembrano più chiare. Il messaggio che voglio dare con questo “scoprimi” è quello di fermarsi, di osservare bene e forse quello che noi vedevamo con una certa luce o con certi contorni ci sembrerà più nitido più comprensibile. Anche qui il mondo dei non vedenti ci insegna. Loro si fermano, prestano attenzione e poi elaborano. Noi pur avendo gli occhi non riusciamo a scoprire mille e più cose di quello che ci circonda. ” scoprimi” particolare Ecco allora che le tre opere sono collegate. Oggi serve il coraggio di vedere oltre, di fermarsi e osservare bene lo stato in cui siamo giunti ed infine serve la capacità di sognare il cambiamento che ci possa dare speranza per il nostro futuro. Ho usato Marilyn per questi messaggi perché credo che con la bellezza e l’armonia lo spirito dell’essere sia più predisposto all’ascolto.