Si terrà il 3 aprile a Buttapietra, presso l’aula magna dell’Istituto Agrario Bentegodi, l’assemblea degli allevatori di latte veronesi, convocata da Agrinsieme per esaminare la situazione del settore lattiero caseario e i concreti riflessi sulla prossima definizione del prezzo del latte. Il parametro dipenderà dall’esito [//]delle trattative avviate nell’incontro tra le Associazioni Agricole e Industriali fissato per il 12 aprile nella sede della Regione Lombardia. Infatti il prezzo del latte definito in Lombardia è punto di riferimento per l’intero Paese. “L’assemblea – spiega Giambattista Polo, coordinatore di Agrinsieme – si propone di sollecitare un’intesa per dare stabilità al mercato e fornire garanzie ai produttori, consentendo un reale recupero del forte aumento dei costi di produzione che gli allevatori hanno sostenuto negli ultimi mesi”. All’assemblea interverranno Michele Pedrini (presidente CIA Verona), Paolo Ferrarese (Confagricoltura Verona), Nisio Paganin (direttore Agriform, in rappresentanza di Confcooperative). Angelo Rossi, fondatore e coordinatore di Clal.it, effettuerà un’analisi del mercato lattiero caseario, che a livello mondiale sta mostrando decisi segnali di ripresa per l’ esaurirsi delle scorte globali, la pressione della domanda di commodities da parte dei Paesi emergenti e la minor produzione di latte. L’offerta mondiale di latte, con un incremento produttivo complessivamente stimato attorno al 2%, non tiene infatti il passo di una domanda che cresce a ritmi decisamente più sostenuti. La grave siccità che ha colpito la scorsa estate il Midwest americano e alcune aree della Nuova Zelanda, unitamente ai maggiori costi per l’alimentazione bovina, sono i fattori che stanno determinando l’andamento del mercato. Nell’Europa a 27 le Consegne di Latte nel periodo Luglio – Dicembre 2012 sono diminuite, mentre le esportazioni nel periodo Gennaio – Dicembre 2012 hanno registrato un aumento di +1,02% per la Polvere di Latte Scremato (SMP) e + 13,62% le esportazioni di Formaggi, confermando la leadership del vecchio continente in questi mercati. L’Italia, per il momento, sembra reagire solo parzialmente agli stimoli provenienti dal contesto internazionale. Sul fronte dei costi, i dati restano allarmanti e rivelano una forte erosione della redditività delle aziende. Secondo l’indice dei mezzi correnti di produzione, l’aggravio degli oneri a carico degli allevamenti da latte nei primi nove mesi del 2012 risulta del 2,5% e fa seguito al rincaro medio dei fattori produttivi del 9,5% nello scorso anno.