Confartigianato: non si arresta la dinamica negativa del mercato del credito alle imprese. In Veneto -6,8%, superiore al calo nazionale -5,9%
Non si arresta la dinamica negativa dello stock dei prestiti alle imprese: a febbraio 2013, in Veneto, diminuisce del 5,6% e ancora peggio è andata alle imprese sotto i 20 addetti (-6,8%), risultato peggiore della media nazionale attestatasi su un -5,9%. «In un quadro regionale così desolante – commenta Andrea Bissoli, Presidente di Confartigianato Verona -, la provincia scaligera ne esce tutto sommato con le ossa meno rotte rispetto ad altre province, ma è ovvio che si tratti meramente di un dato statistico del quale non è possibile essere soddisfatti, perché la realtà è che siamo semplicemente tra le meno peggio, nel solo Veneto». La dinamica del credito alle imprese esce dai dati contenuti nell’ultimo Bollettino economico di Banca d’Italia (febbraio 2013) elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato. In Veneto, dunque, lo stock dei prestiti alle imprese diminuisce del 5,6% rallentando lievemente la flessione rispetto al mese precedente. E’ da quasi un anno che perdura una dinamica dei prestiti in territorio negativo. Considerando la classe dimensionale delle imprese sono proprio quelle piccole a mostrare la flessione maggiore dei prestiti, pari al 6,8%. Standard & Poor’s ha stimato che gli Istituti di Credito hanno tagliato in un solo anno (2012) 44 miliardi di euro di finanziamenti al tessuto produttivo nazionale.[//] «Governo, Regioni, Enti locali e Banche, tutti devono fare uno sforzo per rompere il circolo vizioso credit crunch e recessione che sta uccidendo le nostre imprese». L’appello lo lancia Giuseppe Sbalchiero Presidente regionale di Confartigianato, che prosegue «non è possibile che, da un lato continui lo ‘spiazzamento’ del credito al settore privato: a marzo 2013 i titoli di stato detenuti dalle banche crescono di 72,4 miliardi di euro (+24,9%) mentre i prestiti alle imprese scendono di 32,8 miliardi (-3,3%), e dall’altro aumenti il divario tra i nostri tassi e la media europea. Sempre a marzo 2013 le società non finanziarie in Italia pagano sui nuovi finanziamenti un tasso di interesse del 3,50% di 90 punti base superiore al tasso medio dell’Eurozona. E’ il tasso più alto tra i maggiori paesi dell’Eurozona e in un anno scende solo di 8 punti base». In Regione si rileva uno stock di finanziamenti concessi al totale imprese – società non finanziarie e famiglie produttrici – pari a 93.190,9 milioni di euro (pari al 11% dell’importo nazionale) di cui il 20% (19.443 milioni) è stato erogato ad imprese sotto i 20 addetti. Per quanto riguarda le piccole imprese, le prime 3 provincie per consistenza del credito (Verona, Padova e Treviso) rappresentano ben oltre la metà (62%) del totale dei finanziamenti erogati: nel dettaglio la provincia di Verona assorbe 4.149 milioni di euro, Padova 4.241 e Treviso 3.649. Lo stock del credito alle PMI in Veneto mostra un calo del 6,8% rispetto a febbraio 2012 e tutte le provincie sono in flessione: la meno intensa è quella registrata nel rodigino (-4,8%) mentre la più rilevante è quella osservata a Treviso (-8,6%) e Vicenza (-8,5%).