Se in tempi di scarsità di risorse pubbliche disporre di 50 milioni di euro di finanziamenti non può che rendere felici, tale cifra può essere considerata una straordinaria conquista se ad acquisirla è un settore che sino a oggi non aveva ancora mai beneficiato dei fondi strutturali europei come quello turistico. Cinquanta milioni su cui, concretamente, il turismo veneto potrà contare, dopo che ieri l’assemblea regionale ha approvato i documenti di programmazione del POR FESR 2014-2020. “Abbiamo così completato il processo di innovazione del settore nel Veneto – sottolinea con grande soddisfazione l’assessore regionale al turismo Marino Finozzi –. Ci siamo dotati di nuova legge regionale in materia, abbiamo completamente innovato il modo di fare promozione internazionale e ora abbiamo raggiunto il terzo traguardo strategico che ci eravamo prefissati all’inizio della legislatura: individuare azioni e risorse per rinnovare e modernizzare le attività e le strutture delle imprese turistiche”. Parte da lontano, dunque, e da un lavoro lungimirante l’entrata a pieno titolo nella programmazione europea dell’industria turistica, che potrà così usufruire dei fondi comunitari per sviluppare, innovare e modernizzare le imprese che compongono il tessuto ricettivo del Veneto e ne fanno la prima regione turistica italiana. E’ sempre Finozzi a illustrare i tre principali obiettivi che la Regione intende raggiungere attraverso l’utilizzo delle risorse: “Primo, incentivare la nascita e il consolidamento di micro, piccole e medie imprese a forte carattere innovativo – spiega l’assessore –; secondo, favorire l’aggregazione in rete delle imprese o il consolidamento delle reti esistenti; terzo, supportare l’azione delle imprese con idonei strumenti tecnologici e investimenti. E tutte le azioni proposte sono collegate tra loro da una marcata propensione all’innovazione” [//] Due sono le Azioni previste nell’ambito dell’Obiettivo Tematico “Accrescere la competitività delle PMI”: una, combinata con il settore culturale, punta di fatto a favorire lo start up di micro, piccole imprese, di imprese creative e culturali e il ricambio generazionale, e ha una dotazione complessiva di 11,7 milioni di euro; l’altra, rivolta esclusivamente al settore del turismo, ha lo scopo di sostenere la competitività delle imprese nelle destinazioni turistiche, attraverso interventi di qualificazione dell’offerta e innovazione dei prodotti e servizi. “A quest’ultima azione – evidenzia l’assessore –, che consideriamo la più importante per le sfide future delle imprese venete, abbiamo riservato la somma di 40 milioni di euro”. “Con questa programmazione – conclude Finozzi – puntiamo a consolidare l’apporto dell’industria turistica veneta alla formazione del PIL regionale, su cui attualmente incide per l’8,2%, ma che necessita di un forte contributo di innovazione per reggere le sfide di un’offerta globale sempre più ampia e competitiva, a fronte di una domanda sempre più esigente e differenziata”.