Tosi “ammazza lupi” Lega del cane insorge
Lega Nazionale per la Difesa del Cane, allibita e indignata, condanna le recenti dichiarazioni del sindaco di Verona Flavio Tosi, intenzionato ad elaborare un’ordinanza comunale che permetta l’abbattimento dei lupi. Partendo dal presupposto che, nell’ambito del comune scaligero, esistono tre piccole frazioni montane, Tosi ha annunciato questa scellerata iniziativa al fine di salvaguardare l’incolumità dei bambini che al mattino o la sera aspettano lo scuolabus. Bambini, che a suo dire, che potrebbero diventare potenziali ”vittime” di aggressioni da parte del “pericoloso” predatore. Le dichiarazioni di Tosi sono palesemente provocatorie, in quanto egli ben sa che l’emanazione di un simile provvedimento avrebbe come conseguenza un ricorso al TAR il cui esito è scontato fin d’ora, essendo il lupo protetto da rigide norme di tutela nazionali e comunitarie. Oltretutto appare risibile il solo pensiero di permettere a chicchessia di [//]sparare in centri abitativi, in quanto non solo vietato dall’art. 57 del TULPS (Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza) ma soprattutto dal buonsenso. E’ vergognoso usare un espediente come quello della salvaguardia dei bambini da branchi di lupi affamati, al solo fine di ingraziarsi ulteriormente il proprio bacino d’utenza elettorale appartenente al mondo della zootecnia (ricordiamo che Tosi è anche presidente regionale di Federcaccia), instillando oltretutto nella gente il pensiero di un pericolo reale quando si sa che l’ultimo caso di aggressione di lupi nei confronti dell’uomo è stato registrato nel XVII secolo in Francia, pertanto appare un po’ labile avvalorare una tesi basandosi su fatti accaduti oltre duecento anni fa. Al di là degli intenti più o meno legali, si pone l’attenzione sul fatto che tali esternazioni pubbliche, ripetute in svariate sedi potrebbero sortire l’effetto (già verificato purtroppo in Italia) di uccisioni illecite da parte di cacciatori più o meno consapevoli del loro criminoso operato. Lega Nazionale per la Difesa del Cane condivide appieno il pensiero di Diego Zardini, componente della Commissione Ambiente alla Camera, in quanto l’ipotesi di autorizzare a sparare su animali super protetti dalla legge potrebbe per alcuni versi configurarsi come un’istigazione a delinquere, con o senza ordinanze che sarebbero illegittime. Pertanto si auspica una moderazione nei toni da parte di alcuni rappresentanti istituzionali quando si parla di specie protette, oltre a un’attenta riflessione nel farlo, anche perché raccontare la fiaba di cappuccetto rosso e il lupo cattivo e spacciarla per vera trova decisamente ben pochi seguaci. In ogni caso “Qualora questa sconsiderata ordinanza dovesse essere promulgata la Lega del Cane ricorrerà immediatamente alla magistratura”, promette Piera Rosati presidente nazionale dell’Associazione. La dichiarazione riportata è a cura di Michele Di Leva, Responsabile LNDC Caccia e Fauna selvatica