Bocconi avvelenati al Parco di Bosco Buri, un cane morto e uno salvato tramite lavanda gastrica. A lanciare l’allarme attraverso appositi cartelli l’associazione VeronAzione
Un bruttissimo episodio, di quelli che colpiscono per la gratuità e la crudeltà. Il colpevole è ancora ignoto. Ha sparso nel frequentato Parco di Bosco Buri delle crocchette per cani mescolate a veleno. Ad avere la peggio una povera bestiola, mentre un’altra è stata salvata appena in tempo dai padroni grazie ad una lavanda gastrica.
Disperata la proprietaria del cane deceduto, che allontanatosi dopo essere stato liberato, non aveva fatto più ritorno ed è stato poi trovato morto da dei contadini il giorno dopo in un fossato. Immediato l’intervento degli attivisti di VeronAzione, che hanno affisso numerosi cartelli d’allerta sul luogo. Il parco è infatti particolarmente amato dai proprietari di cani e dai loro amici a quattro zampe, perché ben si presta ad una corsa in libertà.
“Appena abbiamo saputo che nel parco di Bosco Buri erano stati trovati dei bocconi avvelenati, ci siamo immediatamente attivati con i nostri volontari – dichiara Matteo De Fusto, portavoce dell’associazione VeronAzione – per evitare che altri cani facessero la fine del primo sfortunato animale, purtroppo deceduto”.
Più fortunato il secondo cane grazie alla prontezza di spirito dei suoi proprietari, che si sono immediatamente accorti che stava mangiando delle crocchette mischiate ad una sostanza verde. Corsi dal veterinario, è risultato inutile un farmaco necessario a farlo rigettare e si è quindi optato per una lavanda gastrica d’urgenza. Dopo una notte d’apprensione, la bestiola è stata dichiarata fuori pericolo.
Bocconi avvelenati da criminali
“Purtroppo – prosegue il portavoce di VeronAzione Matteo De Fusto – il mondo è pieno di gente affetta da turbe, che non si fa problemi ad utilizzare metodi criminali pur di abbandonarsi alle proprie psicopatie. Pensando all’incolumità degli avventori del parco, molto frequentato anche da bambini, e dei loro animali, abbiamo tappezzato il luogo di cartelli d’avvertimento. Rimane però la preoccupazione per la fauna selvatica. Come VeronAzione denunciamo fortemente queste folli pratiche e invitiamo tutti i cittadini a fare grande attenzione, questo almeno finché le autorità competenti non procederanno ad una bonifica del Parco di Bosco Buri.”
Il servizio veterinario del distretto di San Giovanni Lupatoto, competente per il Parco, è stato immediatamente allertato.