(di Gianluca Ruffino) Un ultimo saluto amaro ai propri tifosi. Si interrompe nella semifinale della Poule Scudetto la lunga striscia d’imbattibilità del Caldiero, che nell’andata della doppia sfida contro il Trapani, si arrende ai siciliani col risultato di 0-1.
Un punteggio bugiardo, frutto della maggiore esperienza della società isolana e della sfortuna abbattutasi sulla squadra di mister Soave.
Nel primo tempo meglio la squadra ospite, che la sblocca al 15esimo dopo un’azione caparbia di Samake, il quale scavalca Aldegheri con un tocco sotto. I termali battono il primo colpo al 32esimo: dopo una punizione di Zerbato respinta dalla barriera, sul continuo dell’azione Furini crossa in mezzo trovando lo stacco di Gobbato, che però si stampa sul palo.
Nel finale di tempo i gialloverdi vanificano una buona opportunità in contropiede.
La ripresa inizia con lo squillo lampo dei siciliani, che dopo 40 secondi pareggiano il conto dei legni con il palo colpito di testa da Marisogu su cross dalla sinistra di Bolcano. Unico squillo degno di nota del Trapani, che da quel momento in poi non farà altro che difendere il prezioso risultato esterno e provare a ripartire in contropiede. IL Caldiero spinge alla ricerca del pareggio.
Il giocatore più in palla dei termali è Bithiene, ripetutamente cercato dai compagni per puntare l’uomo e creare pericoli alla difesa avversaria. Al 70esimo l’esterno canadese riceve palla sulla sinistra, converge verso il centro dell’area e fa partire una conclusione deviata da Acquadro che scheggia la traversa. Qualche minuto più tardi ci prova Fasan dal limite dell’area, ma il suo tiro è respinto da Ujkaj.
Sempre da fuori ci provano Gianola e Arma, ma senza fortuna. L’ultima grande occasione per i veneti è gigante: un riflesso in mischia di Ujkaj salva i suoi. Nel finale Crimi lascia gli ospiti in 10 ma il risultato non cambia. Per approdare in finale, tra quattro giorni i termali saranno chiamati ad un’impresa in Sicilia.
Photo Credit: Calcio Caldiero Terme