(di Gianni Schicchi) La XXVII edizione del Premio Giuseppe Lugo sarà assegnata martedì 18 giugno al tenore americano Gregory Kunde. (Kankakee, 24 febbraio 1954). La consegna avverrà a Villa Vento di Custoza (ore 20.30), un tempo dimora del grande tenore veronese.
L’istituzione del premio risale al 1993 per iniziativa del comm. Giuseppe Pezzini, titolare della villa (oggi anche noto ristorante) ed erede spirituale di Lugo, la cui prima edizione fu conferita a Placido Domingo, per proseguire negli anni seguenti con altre celebri voci tenorili, da Josè Carreras, a Franco Corelli, Giuseppe Di Stefano, Carlo Bergonzi, Marco Berti, Marcelo Alvarez, Francesco Meli, Fabio Armiliato, Yusif Eyvazov, Carlo Ventre, Francesco Demuro, Pier Miranda Ferrara, Veriano Luchetti, Mario Malagnini, Giacinto Prandelli e altri. Il Comitato del Premio Giuseppe Lugo, presieduto da Giuseppe Pezzini ha come presidente onorario, il sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Arena, Cecilia Gasdia.
Al conferimento del XXVII Premio Giuseppe Lugo, seguirà un concerto vocale, che vedrà esibirsi, al fianco del premiato, il soprano Valentina Boi, il mezzosoprano Chiara Amaru e il basso Gabriele Sagona che saranno accompagnati al pianoforte dal maestro Federico Brunello. Presenterà la serata Davide da Como.
Gregory Kunde, nonostante la non più verde età, è ancora oggi in piena attività, tanto da essere attualmente alle prese con Turandot di Puccini in Arena. Una carriera, la sua, costellata da esperienze molteplici e con ruoli diversi, dalla giovanile direzione di coro all’Illinois State University nel 1978, dove risultò vincitore ad un’audizione indetta dal Lyric Opera of Chicago’s Young Artists Program, al suo repentino abbandono per intraprendere la carriera di cantante lirico, inizialmente anche da semplice comprimario.
Risale al 1986 il suo debutto europeo nel ruolo di Nadir in Les pêcheurs de perles di Bizet all’Opéra de Nice, teatro nel quale verrà chiamato ancora diverse volte in futuro. Il debutto al Metropolitan Opera House di New York avviene un anno dopo con Manon, assieme a Catherine Malfitano nel ruolo del titolo.
Fra i ruoli a lungo praticati da Kunde, molti riguardano il repertorio rossiniano e infatti il tenore statunitense ha frequentato per diverse occasioni il Rossini Opera Festival di Pesaro, a fianco della connazionale Renée Fleming, con la quale aveva già avuto modo di esibirsi alla Carnegie Hall di New York, in un titolo inconsueto come La straniera di Bellini ed in una versione assai più acuta rispetto a quella originariamente concepita per il creatore del ruolo, Domenico Reina.
Nel 1991 Kunde è Don Ottavio nel Don Giovanni allestito al Grand Théâtre de Genève, diretto da Armin Jordan e con Thomas Hampson nel ruolo del titolo. Dal 1992 gli impegni italiani cominciano a farsi più fitti: debutta al Teatro alla Scala, diretto da Riccardo Muti, nello Stabat Mater di Rossini e qualche mese dopo è Rodrigo di Dhu ne La donna del lago e come Idremo nella Semiramide al debutto nel Rossini Opera Festival. Risalgono al 1994 le performance scaligere di Don Pasquale e al 1995 quelle per il Guglielmo Tell nuovamente al ROF.
Gli anni successivi lo vedono impegnato in varie produzioni de I puritani, de La sonnambula, di Don Pasquale e di Don Giovanni. Risale agli ultimi anni un approccio più massiccio al repertorio francese, dove va segnalato il debutto, a Zurigo nel Benvenuto Cellini di Berlioz sotto la direzione di John Eliot Gardiner. Il notevole irrobustimento della sua voce che sta contraddistinguendo i più recenti anni di carriera, è dovuto alla maggiore frequentazione del repertorio francese e di conseguenza ad un più intenso sfruttamento del registro mediano.
Kunde ha vinto il Premio Franco Abbiati della critica musicale italiana relativo alla stagione 2012. Di recente acquisizione è stata anche la parte di Radamès in Aida al Theatro Municipal di San Paolo e all’Arena di Verona. Nel 2016 ha vinto anche l’International Opera Awards.