(di Bulldog) Sono molte le ragioni “generaliste” per andare a votare (da questo pomeriggio sino a domenica sera) alle Elezioni europee 2024. Ne riassumo qualcuna: perchè per darci questo voto l’Europa si è dissanguata in due tragiche guerre mondiali; perchè questa Europa ci ha garantito 80 anni di crescita nella pace sia in termini economici che sociali; perché questa Europa ha creato un paio di generazioni che si sentono a casa propria da Tallin a Finisterre godendo di una libertà di spostamento e di intrapresa come mai nella nostra millenaria storia; perchè la nostra Europa è l’unica isola nel mondo di libertà, di diritti, di sicurezza sociale.
Fuori da questa Europa c’è solo “purgatorio, tortura e inferno” per dirla con un grande Europeo del passato a Verona molto caro.
Potete aggiungere tante altre ragioni “generaliste” per andare a votare. Fatelo, è un esercizio comunque utile. Non ultima, la scelta fra due modelli futuri di Europa: da un lato gli Stati Uniti, ovvero una totale integrazione, oppure una Confederazione, ovvero stati che cedono soltanto su alcuni temi strategici la propria sovranità.
Ma Verona ha delle ragioni in più, ragioni molto “scaligere”, per andare a votare questo weekend. Dei 76 eurodeputati, il Nordest – la nostra circoscrizione elettorale – ne manderà a Bruxelles 15. quindici che debbono difendere gli interessi del Veneto, dell’Emilia Romagna, del Friuli Venezia-Giulia e delle due province autonome, Trento e Bolzano.
Elezioni europee, nel 2019 soltanto due veronesi a Bruxelles
Quindici persone del Nordest su 705 per difendere gli interessi ed il peso della Baviera d’Italia, una delle aree più ricche del pianeta, un piccolo compendio dell’universo, protagonista da leader in tantissimi settori economici e culturali. Dei precedenti eurodeputati tre erano vicentini, due trevigiani, un veneziano, un bolzanino, due friulani, un romano, tre emiliani e due veronesi: un leghista ed un CinqueStelle (oggi Renew Europe). Di quest’ultimo si son perse immediatamente le tracce.
E qui sta il punto: in questa tornata possiamo confermare i due seggi attuali e, forse, puntare al terzo. E quest’anno abbiamo un parterre di candidati di tutto rispetto: europarlamentari che sono ai vertici delle statistiche dell’Europarlamento per presenza e iniziative; ex sindaci e sindaci in carica; politici di esperienza, presenti significativamente sul territorio; sindacalisti che hanno svolto con passione il loro mandato rappresentando con dignità e forza morale i loro ideali e i loro rappresentanti… Insomma, i partiti hanno messo in lista persone degne che possono fare bene.
I prossimi europarlamentari veronesi avranno un compito molto importante: tutelare il nostro tessuto imprenditoriale fatto di PMI che è stato negli ultimi cinque anni nel mirino di politiche europee molto condizionate da un furore ambientalista (dalla politica agricola all’automotive) senza pari; mettere Verona nelle condizioni di sfruttare il proprio ruolo logistico impedendo nuovi ritardi al Brennero e aumentando la possibilità di insediamento di realtà industriali di eccellenza; favorire un’immigrazione altrettanto di qualità chiudendo la porta all’illegalità e favorendo i trasferimenti interni nell’Unione e l’arrivo di quei cervelli e di quelle braccia che ci servono; portare risorse, progetti, opportunità al nostro territorio.
Per questo i Veronesi debbono andare a votare in questo weekend. Perchè molto del loro futuro passa da Bruxelles ed europarlamentari veronesi, che rispondono al territorio, valgono molto di più di tanti bei nomi che prendono i voti qui e li portano a difesa di altri. Cerchiamo di non farci del male. Andiamo a votare e votiamo i nostri.