Questa mattina ha avuto luogo l’inaugurazione della nuova condotta idrica Peri-Michelazzi, un evento di grande rilevanza per la comunità di Lessinia. Presenti il presidente di Acque Veronesi, Roberto Mantovanelli, il sindaco di Sant’Anna d’Alfaedo, Raffaello Campostrini, e gli amministratori dei Comuni limitrofi.
Il presidente di Acque Veronesi, Roberto Mantovanelli, ha espresso la sua soddisfazione per il completamento di questo importante progetto: “Siamo riusciti a mettere in funzione questa nuova dorsale, importantissima per l’approvvigionamento dell’acqua in Lessinia. I lavori, iniziati nel 2019, hanno richiesto quattro anni di cantiere molto impegnativo a causa del dislivello di circa 900 metri dal campo pozzi di Peri fino al Comune di Sant’Anna d’Alfaedo, dove si trova il principale serbatoio di accumulo.”
“Abbiamo realizzato – spiega il presidente – una condotta del diametro di 250 mm, affiancata a quella esistente di 200 mm, raddoppiando così la portata d’acqua. La nuova tubazione ci consente di arrivare fino a 100 litri al secondo, rispetto agli 80 della precedente, aumentando la quantità di acqua disponibile e migliorando la sicurezza della fornitura.”
Mantovanelli ha inoltre sottolineato l’importanza di questa infrastruttura per la gestione delle risorse idriche, specialmente durante i mesi estivi, quando la domanda aumenta significativamente. “Negli anni 2020 e 2021 abbiamo affrontato difficoltà considerevoli, spendendo oltre 300.000 euro per portare acqua in Lessinia con le autobotti. Con questo nuovo impianto, possiamo garantire un approvvigionamento più sicuro e costante, favorendo anche lo sviluppo futuro del territorio.”
Il sindaco di Sant’Anna d’Alfaedo, Raffaello Campostrini, ha annunciato l’inizio di ulteriori lavori per portare l’acqua alle malghe dopo l’estate, finanziati in parte con i fondi dei Comuni di Confine. “Questa condotta, che inauguriamo oggi, ha avuto un costo complessivo di 2.800.000 euro, di cui 1.000.000 finanziati dai fondi Comune di Confine dei Comuni di Sant’Anna, Marano e Fumane. È un intervento che aspettavamo da vari anni e che è stato possibile grazie alla collaborazione tra i Comuni.”
Campostrini ha evidenziato la necessità di questo intervento per garantire la continuità e l’efficienza del servizio idrico: “Il tubo esistente, costruito negli anni ’60, non poteva più garantire una durata affidabile. La nuova condotta permette di lavorare con pressioni più basse, riducendo i costi e garantendo un’alternativa sicura in caso di guasti. Pensare al lavoro immane dei nostri avi negli anni ’60, che hanno affrontato il dislivello di 900 metri, ci fa comprendere l’importanza e la difficoltà di questo progetto, che siamo orgogliosi di aver concluso.”