Antisemitismo? Ma anche gli Arabi sono semiti 

(Gianni De Paoli) Le frasi pronunciate da alcuni militanti di Azione Giovani, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, offensive nei confronti degli ebrei, suscitano indignazione e provvedimenti disciplinari da parte del partito che, tra l’altro, ha tra i suoi senatori Ester Mieli, vice-presidente della comunità israelitica di Roma. Ma ripropongono anche il tema dell’antisemitismo, di cui si denuncia un risveglio in Europa e in America . Effetto anche dell’opinione pubblica per i massacri della popolazione palestinese nella striscia di Gaza da parte di Israele. Alcuni osservatori ritengono che ciò si sommi ad un certo antisemitismo strisciante presente da secoli in Europa e al diffondersi delle teorie complottiste che hanno avuto il loro boom durante il Covid.

Antisemitismo. Una brutta bestia

Antisemitismo. Una brutta bestia. Un’assurda generalizzazione che, come nel caso dell’invasione di Gaza, trasferisce colpe vere o presunte di singole persone o gruppi su un intero gruppo etnico. Una forma aberrante di razzismo che va respinta, prima ancora che con le leggi, con il semplice uso della ragione, dato che è illogico trasferire su tutti gli Ebrei l’indignazione per le decine di migliaia di morti provocati dall’esercito israeliano.  Ma c’è di più.

Sbagliato riferire l’antisemitismo ai soli Ebrei

L’aspetto più assurdo di questo fenomeno è la sua stessa definizione: antisemitismo. Un termine improprio se riferito solo agli Ebrei, come avviene correntemente. 
Alla voce ‘Antisemitismo’ l’Enciclopedia Treccani scrive testualmente:
Avversione e lotta contro gli Ebrei, manifestatasi anticamente come ostilità di carattere religioso, divenuta in seguito, spec. nel sec. 20°, vera e propria persecuzione razziale basata su aberranti teorie pseudoscientifiche”.

antisemitismo

Secondo questa definizione vengono definiti ‘antisemiti’ coloro che protestano e denunciano le violenze degli israeliani contro i palestinesi.

L’etimologia

Ma la stessa autorevole Enciclopedia Treccani alla voce Semiti recita: “Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo a ovest;

in epoca storica, in seguito a migrazioni, le lingue semitiche (siriaco, aramaico, arabo, ebraico e fenicio) si sono diffuse nella regione etiopica e in Africa settentrionale. Il termine semitico (ted. semitisch) fu usato per la prima volta nel 1781 da A.L. Schlözer per designare le lingue parlate dalle popolazioni che un passo biblico (Genesi 10, 21-31) fa discendere da Sem, figlio di Noè. Dalle lingue passò in seguito a indicare anche i gruppi umani che le parlano, assumendo un valore etnologico e antropologico, che ha però scarsa consistenza”.

antisemitismo

E’ quindi evidente che sono ‘semiti’ sia gli Ebrei che i Palestinesi, che altro non sono che  i Filistei, abitanti di quella che l’ebraico chiamava Pĕlishtīm, da cui  il greco Παλαιστίνη, il latino Palaestina e quindi Palestina. Il ‘gigante Golia’, abbattuto dall’Ebreo David, di biblica memoria, era un Filisteo, cioè un Palestinese, appartenente allo stesso ceppo degli Arabi, che sono pure Semiti. 

Come si può allora definire l’Antisemitismo l’“avversione e lotta contro gli Ebrei” se semiti sono anche gli Arabi, come scritto in un’altra pagina della stessa enciclopedia? 

antisemitismo

L’antisemitismo quindi, a rigor di logica, significa avversione sia nei confronti degli Arabi che gli Ebrei, essendo entrambi ‘semiti’. Corretto sarebbe invece utilizzare due termini distinti: ’anti-arabo’ o ‘anti-ebraico’, a seconda di chi è l’oggetto dell’avversione.

Meglio ancora però sarebbe non dover usare né l’uno né l’altro. Perché vorrebbe dire che la mala pianta dell’odio fra gli uomini è stata sradicata. Ma fintantoché essa alligna ancora nella mente umana, se proprio certe parole le si devono usare, meglio farlo a proposito.

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