Autostrada Brescia-Padova: prelazione quote in vendita
Su proposta dell’assessore agli Enti partecipati Sandro Sandri, la giunta comunale ha deliberato di esercitare il diritto di prelazione per l’acquisto della partecipazione azionaria nella società Autostrada Brescia-Padova messa in vendita dal Comune di Bergamo.[//] Con la delibera, che dovrà essere votata dal Consiglio comunale entro 60 giorni, il Comune di Verona (che è socio dell’Autostrada per una quota pari al 4,55 per cento del capitale sociale) aderisce alla prima fase della procedura prevista, esercitando il diritto di prelazione sulle azioni messe in vendita dal Comune di Bergamo (che detiene una partecipazione pari al 2,35 per cento del capitale sociale), per una spesa complessiva di 1 milione 214 mila euro. “Il nostro auspicio –spiega l’assessore Sandri- è che anche gli altri soci pubblici compiano la stessa scelta, per riuscire a mantenere il controllo pubblico della società Autostrada e impedire l’ingresso nel consiglio di amministrazione di soci privati, che aprirebbero inevitabilmente le porte anche agli investitori stranieri, non interessati a riversare sul territorio i benefici degli introiti ricavati dai pedaggi”. “E’ chiaro che se gli altri soci pubblici, Comuni e Province, non ci seguono su questa strada –dice ancora Sandri- il Comune di Verona, da solo, non sarà in grado di esercitare, nella seconda fase della procedura, il diritto di prelazione sull’acquisto di tutte le eventuali azioni rimaste inoptate, una spesa che si aggira sui 25 milioni di euro complessivi”. “Il decreto Lanzillotta ha innescato un effetto devastante sul consiglio di amministrazione della società Autostrada” spiega il sindaco Flavio Tosi: “prima di tutto perché non serve ad abbattere i costi della politica, visto che i rappresentanti degli enti locali vi partecipano senza compensi, escluso il presidente. Inoltre, diminuire i posti nel consiglio di amministrazione significa indurre i soci pubblici, in tutto 10 fra Comuni e Province, a vendere la propria quota a favore di soci privati, anche stranieri, facendo perdere quella funzione di servizio, svolta fino ad oggi dall’Autostrada a vantaggio delle popolazioni e dei territori di riferimento, che è la ragione che ha determinato il Comune a partecipare, a suo tempo, alla costituzione della società e che tuttora giustifica il suo permanere nel capitale sociale”.