Paolo Borchia, segretario provinciale della Lega veronese ed eurodeputato, membro della commissione Trasporti, nel suo intervento in occasione dell’assemblea provinciale della Federazione autotrasportatori italiani a Verona ha chiesto che vengano abolite le restrizioni al traffico pesante al Brennero e venga rivista la tabella di marcia per la decarbonizzazione.
“Continua l’impegno per togliere le limitazioni al traffico pesante poste in essere unilateralmente dal Tirolo che da anni stanno causando costi e allungamento dei tempi di percorrenza per i nostri autotrasportatori. Inevitabile, ormai, la procedura d’infrazione annunciata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini: le regole e i principi dell’UE devono valere per tutti gli Stati Membri, pretendiamo il giusto riconoscimento dello spirito e della norma dei Trattati.
Non solo tutela nei confronti dei nostri autotrasportatori, ma massima attenzione anche per le preoccupazioni manifestare dagli operatori per le politiche su clima ed energia portate avanti dalla Commissione europea. Io stesso, lo ricordo, inviai una lettera al presidente Von der Leyen chiedendole di sospendere con urgenza l’implementazione del pacchetto legislativo Fit for 55, i cui effetti sarebbero stati pesantissimi in una situazione di crisi energetica come quella attuale”.
La posizione espressa da Borchia trova il consenso delle imprese dell’autotrasporto che chiedono anche di abolire i divieti notturni imposti dall’Austria lungo l’asse del Brennero. All’assemblea ha presenziato anche Flavio Tosi come membro della Commissione trasporti della Camera.
Oltre agli autotrasportatori italiani il contingentamento dei Tir voluto dall’Austria penalizza anche quelli della Germania. Il presidente di Fai Paolo Uggè ha fatto anche il conto dei danni che provocano i divieti all’Italia: 370 milioni di euro all’anno per ogni ora di ritardo nell’attraversamento.