E’ rottura nella giunta di Sommacampagna a 55 giorni dal voto: l’attuale sindaco, Fabrizio Bertolaso, ha sciolto la riserva e si ricandiderà guidando una coalizione di centrodestra chiudendo così l’esperienza col centrosinistra di “Sommacampagna Popolare”.
Che non l’ha preso proprio benissimo dato che l’annuncio è stato fatto attraverso la stampa (qui le nostre indiscrezioni) e non dopo un confronto con le forze dell’attuale maggioranza. In una nota il centrosinistra spiega: «Bertolaso lascia intendere di volersi candidare a sindaco di Sommacampagna con una coalizione diversa da quella attuale, composta da persone competenti e di sua esclusiva scelta a partire dalla “buona esperienza amministrativa” di questi dieci anni.
Ma la “buona esperienza amministrativa” vissuta da Bertolaso è stata possibile proprio grazie alle competenze degli assessori e dei consiglieri anche di Sommacampagna Popolare, che in tutto questo tempo con generosità hanno lavorato per la cittadinanza.
Dichiarare di voler ora ricercare “competenze” risulta quantomeno offensivo nei confronti di tutti coloro che fino ad oggi hanno collaborato con lui».
Sommacampagna popolare: un accordo nato mesi fa…
E ancora: «La verità è molto più semplice. Come abbiamo appurato in questi giorni la rottura è legata a un accordo che lo stesso Bertolaso ha sancito negli scorsi mesi con esponenti del centrodestra provinciale, di cui tutti eravamo all’oscuro, attuando un trasformismo che lascia sbigottiti.
Alla richiesta di chiarimenti – aggiunge Sommacampagna Popolare – Bertolaso ha glissato sull’argomento, manifestando la sua richiesta ai due gruppi politici della coalizione di non ricandidare ben 3 assessori uscenti, persone che al loro primo mandato erano riuscite a realizzare obiettivi rilevanti per la comunità.
La richiesta è apparsa subito come poco democratica, pretestuosa, sproporzionata rispetto alle motivazioni addotte e inappropriata nel metodo e nei tempi, tanto da lasciar intendere che essa nascondesse il tentativo di indurre gli alleati a rendersi responsabili di una frattura»
«Fabrizio Bertolaso non risponde più nemmeno al telefono»
Ma da quella richiesta c’è stato il silenzio: «Non è più stato possibile confrontarsi con Bertolaso, poiché egli ha iniziato a schivare il confronto diretto, a rifiutare ogni invito all’incontro e ogni richiesta di dialogo da parte di Sommacampagna Popolare, non rispondendo al telefono e ai messaggi, evitando in ogni modo la disponibilità di Sommacampagna Popolare ad individuare insieme soluzioni per il prosieguo della coalizione attuale, arrivando a comunicare la rottura unilateralmente soltanto con una telefonata.
Bertolaso sta tradendo gli elettori che avevano creduto nel progetto di questa coalizione portandolo al ruolo di sindaco, abbia almeno il coraggio delle proprie azioni e non cerchi di mascherarle con puerili affermazioni sulla necessità di “nuove competenze”, irrispettose verso le persone che con lui sono state leali fino ad oggi».
La campagna delle prossime settimane, insomma, si preannuncia infuocata.