Meno due settimane all’inizio degli Eurovolley Femminili di Pallavolo che apriranno le danze degli Europei a Verona riportando, dopo 35 anni, il grande sport in Arena. Sarà infatti il prossimo 15 agosto la partita inaugurale che vedrà scontrarsi Italia e Romania; le aspettative sono alte, non solo verso le azzurre, ma anche verso le città.
Questa mattina si è tenuta a Roma la conferenza stampa di presentazione della 33esima edizione degli Europei Maschili e Femminili.
L’Italia torna ad ospitare il “Doppio Europeo” femminile e maschile per la seconda volta, dopo quelli del 1971
Gianfranco Briani allora era il Segretario Generale della Federazione: “Fu la prima volta in Europa che un solo Paese ospitava una doppia competizione continentale di pallavolo. Finì con la vittoria dell’Urss su entrambi i fronti e le formazioni del blocco dell’Est si aggiudicarono gli altri gradini del podio. Ma avevamo ‘battuto un colpo’, messo le basi per la promozione del nostro sport in Italia riempiendo i palazzetti dello sport con una disciplina reputata ‘nuova’ anche se nuova non lo era”.
L’obiettivo del ’72 era molto diverso da quello di oggi, e si può evincere anche dalle parole di questa mattina del presidente della Confederazione Europea di Volley Aleksandar Boricic. “La federazione italiana è tra le più vincenti al mondo. L’Italia non è solo competitiva nel volley, dove primeggia con tutte le sue squadre nazionali, ma lo è anche nel beach volley, sitting volley e snow volley”.
Le aspettative sugli azzurri agli Eurovolley
Sono alte le aspettative sulle azzurre e sugli azzurri e, a tal proposito, è intervenuto il commissario tecnico della Nazionale maschile, anche Campione d’Europa e del Mondo, Ferdinando De Giorgi: “Chiaramente su di noi ci sono tante aspettative, ma da sportivi sappiamo che dobbiamo giocare concentrandoci su noi stessi. Abbiamo davanti un percorso da fare in palestra per alzare sempre più l’asticella e migliorare allenamento dopo allenamento. Ho intorno a me un gruppo squadra e uno staff fantastico e quindi sono molto sereno”.
Presenti questa mattina anche il presidente del CONI Giovani Malagò e il presidente della Federazione Italiana Pallavolo Giuseppe Manfredi. Insieme a loro anche i rappresentanti del governo: il Ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, il Ministro del Turismo Daniela Santanchè e il Ministro per lo Sport ei Giovani Andrea Abodi.
L’indotto economico
Ma oltre all’evidente orgoglio di riportare l’Eurovolley in Italia, anche il ritorno economico ha un notevole peso, sia a livello italiano che locale. Secondo i dati riportati questa mattina da Roberto Ghiretti, nelle nove città ospitanti, ci si aspetta che solo il 25% degli spettatori saranno residenti locali, il 50% residenti nazionali di città diverse e un altro 25% gli spettatori internazionali. Una evidente spinta per il turismo, anche considerato che in media i visitatori rimarranno quattro giorni ciascuno.
Secondo i dati, gli spettatori rappresenteranno più della metà dell’indotto economico totale con una cifra stimata di 90 milioni di euro a livello nazionale grazie alle oltre 100mila persone sparse nelle nove città. A questi numeri vanno aggiunti anche quelli delle delegazioni, dello staff, dei media e dei dirigenti ma non solo. Altro impatto rilevante sarà quello sviluppato grazie ai media e alla pubblicità. Si stimano 400 milioni di audience totale, proveniente da 115 paesi di cinque continenti e oltre 4miliardi di views previste attraverso tutti i social media.
E una volta finiti gli Eurovolley? Eventi di questa risonanza mediatica hanno la possibilità, se ben sfruttati, di lasciare un’indelebile impronta sul territorio con la possibilità di essere ricordati anche a distanza di generazioni, proprio come gli Europei del 1988, dei quali ci si ricorda ancora oggi il famoso scontro tra gli Stati Uniti e l’allora URSS nell’Arena di Verona.