Nell’ultima guerra mondiale Verona ha subito molti bombardamenti da parte degli anglo-americani. Bombardamenti che avevano più che altro lo scopo di fiaccare il morale della popolazione anche se ufficialmente indirizzati su obiettivi strategici. Alla fine le bombe degli “alleati” distrussero mezza città e provocarono centinaia di morti.
Uno dei bombardamenti più tragici si verificò il 28 gennaio 1944. L’obiettivo era la Stazione di Porta Nuova. Poco prima di mezzogiorno 120 bombardieri americani sganciarono da 10mila metri d’altezza centinaia di bombe causando morti, feriti e macerie.
Non furono devastati solo la stazione e lo snodo ferroviario, ma anche le le strade, le fabbriche e numerose abitazioni dei quartieri limitrofi, come S.Lucia e le Golosine. Il bombardamento provocò più di 100 morti, tra cui 8 bambini della scuola elementare di Santa Lucia e 35 giovani operaie che stavano lavorando nella fabbrica di prodotti farmaceutici ICO.
E’ giusto ricordare le vittime della guerra e della ferocia che come sempre accompagna i conflitti. Tutte, senza distinzione. Giusti il Giorno della Memoria e e il Giorno del Ricordo. Ma è anche giusto ricordare i nostri concittadini innocenti uccisi dalle bombe cadute dal cielo. Ricordandosi sempre che c’era anche qualcuno che le ha sganciate.