(rfg) Italian Wine Brands S.p.A. ha annunciato ai sindacati che sposterà nella sede di Calmasino (il vecchio polo di Enoitalia) tutta l’attività di produzione attualmente svolta in Piemonte, a Valle Talloria nel comune di Diano D’Alba (CN). Si tratta di un processo di riorganizzazione più ampio che coinvolge anche l’attività di tele-selling (che era il punto forte di Giordano Vini, l’altro grande polo vinicolo che ha dato vita a IWB).
Il gruppo IWB è cresciuto in maniera consistente negli ultimi anni – oggi è il primo player privato italiano ed è quotato in Borsa – sia organicamente che per acquisizioni. Queste ultime, in particolare, hanno portato in dote al gruppo un importante sito, quello di IWB Italia di Calmasino di Bardolino (VR), presso il quale, per oggettivi motivi di razionalizzazione e, a tendere, diminuzione dei costi di produzione nonché di efficientamento delle attività produttive si è deciso di concentrare la produzione piemontese, disponendo al contempo il conseguente trasferimento del personale di produzione di IWB Italia oggi operativo presso Valle Talloria di Diano D’Alba.
Italian Wine brands, sentiment positivo da Banca Akros: target prize a 28€/azione
Quanto al tele-selling, la riorganizzazione si rende necessaria a seguito del cambiamento delle modalità di acquisto dei clienti, sempre più orientate verso l’on-line, a scapito delle vendite telefoniche. Giordano Vini ha da tempo sviluppato la parte digitale del proprio business, mentre le vendite telefoniche hanno subito un progressivo e inarrestabile ridimensionamento, che rende economicamente non più sostenibile il mantenimento di un’organizzazione interna a ciò dedicata che, come tale, va pertanto dismessa: scelta che si palesa ancora più necessaria e strategica considerando la migliore efficienza del modello di outsourcing che, già implementato da anni da parte di Giordano Vini, verrà ulteriormente perseguito.
A Piazza Affari il titolo ha perso in settimana qualche punto ma Banca Akros conferma il sentiment positivo sul tutolo dato che IWB potrebbe beneficiare sia del rimbalzo del mercato nei prossimi due anni sia della strategia di crescita attraverso acquisizioni esterne che fa parte della storia aziendale. Le previsioni di fatturato vedono per quest’anno una crescita a 430 milioni€ e a 435 milioni a fine 2025 con un Ebitda che nel triennio 2023-25 passerà da 41 a 51 milioni€ e dal 9.6 all’11.6% come margine. Il target prize è fissato a 28€/azione contro i 19€/azione della chiusura odierna.